Aeroporto, i paesi dell’hinterland:
«La soluzione di Gori un palliativo»

I comitati aeroportuali contro la diversificazione delle rotte: «Orio sta crescendo oltre ogni limite, solo un palliativo la soluzione di Gori».

Il coordinamento dei comitati aeroportuali di Bergamo, Seriate, Bagnatica, Grassobbio e Orio al Serio, all’indomani del faccia a faccia tra il primo cittadino del capoluogo e i cittadini di Colognola, chiede che venga presa in considerazione la situazione di tutto l’hinterland aeroportuale e non solo quella dei quartieri cittadini.

«Non sono solo i quartieri di Bergamo (Colognola e Campagnola, ma anche altri) a essere massacrati dal rumore presente di giorno e di notte - si legge nella nota - ma le popolazioni di Comuni come Azzano San Paolo, Seriate, Grassobbio, Stezzano, Levate, Dalmine, Treviolo, Bagnatica, Brusaporto, e naturalmente Orio al Serio: il loro disagio non è ascrivibile solo al 2014 ma continua da molto, troppo tempo, e compromette pesantemente l’esistenza di tante persone».

E nel mirino dei comitati ci sono proprio le ultime mosse di Palazzo Frizzoni: «La strategia che vuole applicare il Comune di Bergamo (aldilà delle favole su Montichiari), cioè distribuire il traffico un poco di più a levante e un poco di meno a ponente, è soltanto un palliativo. Purtroppo la realtà è cruda e dice che il nostro è uno scalo che movimenta oggi il doppio delle unità di traffico autorizzate (12 milioni invece di 6): più che una finestra sul mondo è un portone spalancato. E la presidenza del Consiglio è stata chiara: non si deve parlare di nuovi piani di sviluppo fino a che la nuova Vas sia stata redatta».

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