Aeroporto, i sindaci si ricompattano
«I voli notturni siano cancellati a Orio»

I sindaci si ricompattano sull’aeroporto: dopo i botta e risposta delle ultime settimane, mercoledì 11 febbraio i primi cittadini dell’intorno aeroportuale si sono ritrovati al tavolo, mettendo nero su bianco una lettera d’intenti condivisa da tutti i presenti (mancano le firme di Dalmine e Bolgare, assenti giustificati).

Pace fatta, quindi, dopo le incomprensioni legate non alla linea generale da tenere sullo scalo, ma a un punto specifico: il tetto di voli. Quello indicato dal decreto Via del 2003 era infatti ritenuto da Bergamo «infondato e inattuale», e il fatto che nella prima versione della lettera vi si facesse riferimento aveva indotto Palafrizzoni a non firmare il testo che aveva avuto invece l’ok degli altri 16 Comuni.

Ieri, dopo un confronto che ha chiarito le posizioni, si è trovata l’intesa: il testo non esplicita in questa fase limiti numerici (considerato anche che il tema cruciale su cui confrontarsi sarà il nuovo piano industriale legato all’operazione Montichiari), ma chiede «la progressiva diminuzione fino alla totale cancellazione dei voli notturni, e che questi non siano sostituiti da un aumento non sostenibile di voli diurni».

Per il resto, i punti sono quelli su cui già c’era condivisione: la sottolineatura dell’importanza che la componente bergamasca in Sacbo resti maggioritaria, e il sostegno all’operazione Montichiari, da cui si attendono ricadute non solo economiche (dando a Sacbo nuovi margini di sviluppo) ma anche ambientali.

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