Arrestato pakistano: documenti falsi
Clandestino, ma titolare di una ditta

Clandestino in Italia da anni, già colpito da un provvedimento di espulsione del prefetto di Aosta, eppure titolare di una ditta individuale (con quattro dipendenti) che commercia macchine per la movimentazione della terra.

Come? Grazie a documenti inglesi falsificati, con cui l’imprenditore «fantasma» ha ottenuto una carta d’identità italiana valida e pure la tessera sanitaria lombarda. Ma la «nuova» vita di A. M., pakistano di 33 anni, non ha cancellato il passato e domenica mattina, mentre si stava imbarcando dall’aeroporto di Orio al Serio, è stato fermato dalla polizia di frontiera che ha prontamente individuato i documenti falsi.

È successo intorno alle 8. Il 33enne si sarebbe dovuto imbarcare sul volo per Bruxelles, invece è finito in manette. Intercettato dalla polizia di frontiera dell’aeroporto, gli agenti (che sono esperti in falso documentale) hanno subito rilevato che il passaporto inglese in suo possesso era stato alterato nella parte in cui sono riportati i dati. Inoltre, l’uomo aveva una patente, sempre inglese, risultata falsa. Era invece in possesso di una carta di identità, non valida per l’espatrio, e della tessera sanitaria «genuine», ottenute regolarmente in un comune del Comasco grazie ai documenti falsificati.

L’arresto è stato convalidato e il giudice ha disposto la misura dei domiciliari. Il processo continuerà nell’udienza del 3 aprile.

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