Belotti: «Pezzi di ferro sulle panchine?
Il problema sono gli stranieri violenti»

«Per Gori e kompagni il problema di Bergamo erano due pezzi di ferro su alcune panchine - dichiara Belotti, segretario provinciale della Lega Nord -. Ora che con tutta evidenza è emersa la pericolosità di questo gruppo di stranieri, ci vuole un cambio di passo».

«Balordi e ubriachi in piazza Matteotti: e per fortuna che per Gori il problema erano i braccioli alle panchine». «Per Gori e kompagni il problema di Bergamo erano due pezzi di ferro su alcune panchine - dichiara Daniele Belotti, segretario provinciale della Lega Nord di Bergamo -. Ora che con tutta evidenza è emersa la pericolosità, l’arroganza e la violenza di questo gruppo di stranieri perennemente ubriachi che stazionano in piazza Matteotti ci aspettiamo un’inversione di marcia, altro che cambio di passo: questi balordi vanno allontanati e poi vanno montati dei “dissuasori” sulle panchine per evitare che tornino a bivaccare davanti al Comune».

Come dimostra la foto pubblicata ieri su L’Eco di Bergamo questo gruppo di immigrati ha trasformato le panchine della piazza nei loro bivacchi esclusivi per ubriacarsi e sdraiarsi e le aiuole intorno come esclusiva toilet all’aperto. Il tutto in pieno centro. Emblematica la didascalia delle foto «che ben testimoniano lo stato di degrado della situazione».

«Per la scelta fatta dall’ex assessore Bandera per le “panchine da usare come panchine” - ribadisce Belotti - la sinistra ha gridato allo scandalo e Gori ha parlato di “immagine lesa della città” tanto da farne la bandiera del cambiamento. Ma un cambiamento che porta a cosa?»

«Allo spadroneggiare di questi ubriachi nel centro cittadino? Allo “sfratto” delle famiglie da piazza Matteotti? Invece di pensare a scacciare i gonfiabili dei bambini perché stonano davanti al Donizetti, occupatevi di allontanare questa gente che si prende a coltellate alla gola in mezzo ai passanti. Caro sindaco, la vita vera della città non è un salotto di radical chic che vageggiano di buonismo a spese dei cittadini “normali”. Così si cambia passo, ma all’indietro!».

Daniele Belotti

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