Benigni: la Serena Card non basta
«Più telecamere e riqualificazioni»

Stefano Benigni, consigliere comunale di Forza Italia: «Non sono contrario a questo provvedimento, anche se ritengo sia uno strumento ancora tutto da verificare, a partire dalla certezza dell’effettiva copertura finanziaria»

Stefano Benigni, Consigliere comunale di Bergamo e Coordinatore regionale dei giovani di Forza Italia interviene sulla reintroduzione della «Serena Card» presentata dal vicesindaco Sergio Gandi.

« È uno strumento utile per i cittadini, ma non è a mio avviso la soluzione ad un tema così ampio e complesso come quello della sicurezza. Serena card, infatti, rappresenta la cura, ma credo sia necessario prevenire il problema all’origine, visto il recente aumento di furti, effrazioni e episodi di aggressione avvenuti addirittura di giorno e in pieno centro cittadino» spiega Benigni.

«La Giunta Gori dimostra, come del resto il governo di centrosinistra, una scarsa attitudine a pensare alla prevenzione: in un momento così difficile per la sicurezza cittadina quello che manca è un’idea concreta su organizzazione e efficace impiego delle forze dell’ordine. Ritengo che l’amministrazione comunale debba impegnare maggiormente le proprie risorse per la prevenzione, che rappresenta ancora la miglior forma di protezione che possiamo garantire in termini di sicurezza ai nostri concittadini, affinché tornino ad essere liberi di vivere serenamente nelle proprie abitazioni, in città e per le strade, anche nelle ore più tarde»

«A questo scopo penso ad investimenti rivolti all’incremento dei sistemi di videosorveglianza, seguiti da seri interventi di riqualificazione urbana. Solo così sarà possibile mettere un freno ai tanti episodi di criminalità che negli ultimi mesi hanno colpito Bergamo e i suoi abitanti. Come Consigliere di Forza Italia non sono dunque contrario a questo provvedimento, anche se ritengo sia uno strumento ancora tutto da verificare, a partire dalla certezza dell’effettiva copertura finanziaria, fino ai costi delle franchigie e delle polizze assicurative. Auspico, quindi, che una maggiore attenzione alla prevenzione dei reati, possa rendere marginale l’utilizzo della Serena Card» conclude il Consigliere Benigni.

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