Borghi storici tra passato e futuro
Tra divertimento e identità perdute

Li chiamano borghi storici, ma sono forse i luoghi più contemporanei della Bergamo del terzo millennio. Vivi, a volte pure troppo, sospesi tra un passato glorioso, un lungo oblio e un presente dinamico.

Leggi le due pagine d’approfondimento su L’Eco di Bergamo del 15 giugno.

Li chiamano borghi storici, ma sono forse i luoghi più contemporanei della Bergamo del terzo millennio. Vivi, a volte pure troppo, sospesi tra un passato glorioso, un lungo oblio e un presente dinamico. Al limite dell’eccesso, talvolta.

Il caso più emblematico è quello di Borgo Santa Caterina, diventato teatro della movida più sfrenata di questi ultimi anni: quello che una volta era solo noto come Borgo d’Oro è ora meta di centinaia di giovani che ogni fine settimana riempiono i locali, tra divertimento, eccessi e un difficile rapporto a più livelli. Tra gli avventori e i residenti, tra i residenti e i commercianti.

E ancora, piazza Pontida e il suo Ducato: istituzione storica che oggi si sente quasi ospite di una piazza dalla quale prende il nome. Rilanciata dal punto di vista commerciale da diverse iniziative di livello, e forse incapace di prendere ancora una dimensione definita. Un borgo che cambia, ma in un modo diverso da Santa Caterina. Due facce della stessa medaglia, quella di una città che s’interroga sul suo passato e sul suo futuro. In sostanza sulla sua ragione di essere in un tempo che cambia sempre più velocemente.

Leggi le due pagine d’approfondimento su L’Eco di Bergamo del 15 giugno.

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