Brebemi e coltivatori: nuovo scontro
Si attendono ancora i soldi dei terreni

«Al nostro atteggiamento responsabile non è stato risposto a dovere. Sono trascorsi due mesi dall’inaugurazione dell’autostrada Brebemi-A35 e da allora non è cambiato nulla». Le parole del presidente della Coldiretti Bergamo Alberto Brivio testimoniano come stia tornando a crescere la tensione

fra i coltivatori della Bassa bergamasca che hanno subìto un esproprio di terreno da parte della Brebemi spa. E il motivo è che, da quando la grande infrastruttura è stata aperta al traffico, nessuno di loro ha ricevuto il saldo dell’indennità dovuta (pari al 20 per centi), ormai attesa da un tempo compreso fra i tre e i quattro anni.

Secondo le stime di Coldiretti, sono 2,5 i milioni di euro che devono ancora essere versati ai coltivatori ai quali era sembrato assurdo che l’autostrada venisse inaugurata sebbene i terreni su cui è stata costruita non fossero ancora stati completamente pagati. Da qui l’annuncio che avrebbe fatto sentire la loro voce di protesta durante la cerimonia di inaugurazione.

Così poi non era stato: «Allora era prevalso un atteggiamento di responsabilità - ribadisce Brivio - al quale, però, la società Brebemi ha risposto in modo scorretto, visto che da allora nulla è stato fatto per venire incontro alle nostre esigenze». I coltivatori ora hanno anche il timore che il saldo delle indennità dovute non arrivi mai. E il motivo di questa preoccupazione sono i dati che vengono diffusi sul traffico della Brebemi.

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