Caccia ai rimedi contro la siccità
E tu come raccogli l’acqua piovana?

Questo luglio 2015 è uno dei più secchi di sempre: in alcune zone le precipitazioni hanno fatto registrare un - 90%. Allora perché non prevenire, raccogliendo per tempo l’acqua piovana?

Anche in Bergamasca c’è chi si è attrezzato per raggiungere un duplice scopo: da un lato avere una scorta di acqua per bagnare fiori e piante anche in caso di limitazioni all’uso dell’acqua potabile; dall’altro risparmiare sulla bolletta, visto il costo sempre più alto delle forniture.

L’obiettivo di questo articolo non è spiegare come realizzare un impianto - online si trovano soluzioni per tutti i gusti e tutti i prezzi - ma di raccogliere le idee maturate negli anni dai nostri lettori, che magari con un investimento non eccessivo hanno raggiunto l’obiettivo.

Lo spunto ci arriva dalla mail di uno dei nostri lettori, che ci ha voluto raccontare la sua esperienza: «Quando ho ristrutturato casa ho fatto ripulire da un’azienda specializzata la vecchia cisterna del gasolio. Poi ho fatto deviare all’interno della cisterna un paio di pluviali che scendono dal tetto, passando prima in una vaschetta di decantazione che evita di far cadere foglie, sassi e impurità nella cisterna».

«Poi - prosegue il nostro lettore Roberto - ho comprato una piccola pompa con la quale, attraverso la semplice accensione di un interrutore, recupero l’acqua. La uso per bagnare con la canna (oppure si può collegare a un impianto di irrigazione vero e proprio, come ho fatto io per i pomodori spendendo un centinaio di euro)».

Già, ma quanto costa? Secondo il nostro lettore «sono serviti (qualche anno fa) 200 euro per la sanificazione della cisterna, e altrettanti per collegare i pluviali alla cisterna e installare un “troppo pieno”, che rimanda l’acqua nella fognatura quando ce n’è troppa. Altri 200 per la pompa elettrica e i vari collegamenti».

I modi per recuperare l’acqua piovana sono tantissimi: il meno costoso è ovviamente quello di posizionare secchi in punti strategici, ma bisogna poi trovare un modo per evitare che diventino covi per zanzare.

Qualcuno dei nostri lettori ha realizzato qualcosa di simile, magari a un costo più contenuto? Fatecelo sapere nello spazio dedicato ai commenti.

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