Capitale della cultura? Ecco i treni
Sporchi, indecorosi, impresentabili

Materiale impresentabile per condizioni igieniche, di pulizia e di decoro. Così il Comitato pendolari definisce il treno che lunedì mattina è stato messo in circolazione da Bergamo a Milano. Sedili sporchi, sui quali la gente neppure si siede. Poi treni in ritardo che partono strapieni dalla stazione sbagliata.

Materiale impresentabile per condizioni igieniche, di pulizia e di decoro. Così il Comitato pendolari definisce il treno che lunedì mattina è stato messo in circolazione da Bergamo a Milano. Sedili sporchi, sui quali la gente neppure si siede. Poi treni in ritardo che partono strapieni dalla stazione sbagliata.

La situazione di un ordinario giorno di viaggio è raccontata nella lettera giunta in redazione. Il «biglietto da visita di una città che voleva addirittura essere capitale della Cultura...».

La lettera

Buonasera,

Invio in allegato alla vostra attenzione le fotografie scattate dal signor Patelli e dalla signora Pelizzoli due pendolari della linea Milano-Bergamo che ce le hanno inviate via Facebook. Poche fotografie che si commentano da sole.

Da una parte il materiale rotabile utilizzato stamattina per il treno delle 10.02 da Bergamo per il capoluogo lombardo.

Materiale impresentabile per condizioni igieniche, di pulizia e di decoro.

Vorrei che in particolare Regione Lombardia ma soprattutto il Comune di Bergamo si soffermassero su queste fotografie, perché rappresentano il biglietto da visita di una città che voleva addirittura essere capitale della Cultura... E di una città che svolgerà in ogni caso un ruolo chiave nell’avvicinarsi a Expo 2015, con un aeroporto che punta a mantenere un traffico di passeggeri altissimo.

Ecco, questi sono i treni che poi la gente si ritrova. E che i pendolari sopportano ogni giorno. Dall’altra la foto dell’ordinaria guerra alla salita sul treno. È una foto fresca. Risale a questa sera, quando il treno 2629 delle 18.10 da Milano Centrale è partito da Milano Lambrate (ma i poveretti in Centrale? Poche informazioni sconnesse per loro) perché il treno corrispondente da Bergamo era in ritardo di più di 50 minuti (Cause? Ignote) e la “furbata” è stata nell’attestarlo a Lambrate per farlo ripartire da lì e far recuperare tempo.

Peccato che la gente si è accalcata e le scene di salita al treno sono state anche peggio di quelle nella foto.

A cascata tutti i treni serali per Bergamo hanno ritardato di una media di 15 minuti.

Informazioni a bordo? Zero. Cause del ritardo? Impossibili da decifrare.

Mentre Maroni festeggia il rinnovo contratto per Trenord e ipotizza che il vettore si affermi anche in Veneto (certo, la Macroregione effettivamente deve partire dal meglio che si ha a disposizione), ci piacerebbe ricordare a Regione e istituzioni locali che il servizio non solo è insoddisfacente ma è ormai inaccettabile, impresentabile, a tratti disumano.

Meno festeggiamenti e più consapevolezza del disastro, please.

Lucia Ruggiero

comitato pendolari bergamaschi

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