Capodanno, stop a feste e botti. Nel mondo saltano i concerti di fine anno

Ancora un Capodanno senza concerti in piazza né fuochi d’artificio, non solo in Italia ma in gran parte dell’Europa e del mondo.

A spaventare non è solo la nuova ondata di Covid, che presumibilmente raggiungerà il picco proprio durante le feste natalizie, ma anche la comparsa della variante Omicron che sta mettendo a rischio gli spettacolari festeggiamenti di San Paolo, in Brasile. E così le istituzioni corrono ai ripari, in alcuni casi annullando già da oggi le manifestazioni di piazza e in altri rimandando decisioni ufficiali ai prossimi giorni. La sensazione, però, è che la pandemia «ruberà» un’altra notte di San Silvestro, una festa che, nel migliore dei casi, sarà sottoposta a restrizioni e limitazioni, compresa la mascherina all’aperto.

Sulla scia di quanto deciso a Milano, dove il sindaco Giuseppe Sala si è anche detto pronto a contingentare gli ingressi in Galleria, anche Roma ha deciso di rendere obbligatorie le mascherine all’aperto nelle vie dello shopping fino alla mezzanotte del 31 dicembre. Nella Capitale sembra possa essere a rischio il tradizionale concertone , anche se una decisione non è stata ancora presa. Non è escluso infatti che la festa possa svolgersi ma rispettando rigide restrizioni e con l’obbligo delle ormai inevitabili mascherine all’aperto.

Saltano le feste in piazza in tantissimi comuni, da Reggio Emilia a Ravenna fino a Parma. C’è chi invece ha deciso di confermare la festa e non il concertone , come il sindaco di Firenze, Dario Nardella. Ci saranno eventi più «circoscritti» all’interno della città, in modo da evitare assembramenti e folle. Concerto confermato invece a Bari, città scelta da Canale 5 per la diretta di Capodanno. In questo caso però sarà obbligatoria la prenotazione dei posti a sedere per garantire le «stesse condizioni di sicurezza con cui oggi è possibile assistere ad un concerto o ad uno spettacolo in un luogo al chiuso», come ha spiegato l’amministrazione.

Ma la stretta sui festeggiamenti non riguarda esclusivamente l’Italia. L’aumento dei contagi ormai in tutto il mondo, costringe altri Stati a correre ai ripari . La Germania, per esempio, ha deciso di confermare anche per quest’anno il divieto dei botti di fine anno per non caricare ulteriormente il sistema sanitario già sotto pressione per la pandemia. In Brasile, lo Stato di San Paolo ha proposto di annullare i festeggiamenti a causa della comparsa della variante Omicron, mentre decine di altri capoluoghi hanno già annunciato che cancelleranno o ridimensioneranno gli eventi programmati per il 31 dicembre. Un appello alla cautela arriva da ogni parte del mondo perché, nonostante tutto, il virus è tutt’altro che sconfitto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA