Caravaggio, uccise il fratello e la cognata
Gli esperti: incapace di intendere e volere

L’uomo, 44 anni, siciliano residente a Treviglio, è accusato di aver ucciso il fratello Carlo Novembrini e la sua compagna Maria Rosa Fortini, a colpi di pistola il 10 aprile scorso all’interno di una sala slot di Caravaggio.

Totalmente incapace di intendere e di volere, ma socialmente pericoloso: per tutti e tre gli esperti nominati per valutare il suo caso, Maurizio Novembrini avrebbe un vizio totale di mente, precisamente un disturbo paranoide della personalità che lo avrebbe poi portato a un disturbo delirante.

L’uomo, 44 anni, siciliano residente a Treviglio, è accusato di aver ucciso il fratello Carlo e la sua compagna Maria Rosa Fortini, a colpi di pistola il 10 aprile scorso all’interno di una sala slot di Caravaggio. Fin da subito erano emersi elementi, nei suoi confronti, che avevano portato la difesa a dubitare della capacità di intendere e di volere: dubbi che si erano poi concretizzati a novembre, davanti al gip, in una richiesta di giudizio abbreviato ma subordinato a una perizia psichiatrica. Il perito ha concluso appunto mettendo il duplice omicidio in relazione a una «psicopatologia paranoicale».

Dello stesso parere anche il consulente tecnico della parte civile, mentre già prima di loro due si era pronunciato negli stessi termini anche l’esperto nominato dalla difesa. Già da qualche settimana Novembrini si trova in una residenza psichiatrica di Castiglione delle Stiviere. Il processo sembra dunque andare verso l’assoluzione, con custodia appunto in una struttura psichiatrica: l’udienza sarà il 5 marzo.

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