«Caro Gori, lascia i cartelli Bèrghem»
Il Ducato di piazza Pontida in campo

«Secondo noi i cartelli vanno lasciati» ha detto il duca uscente Bruno Agazzi: Levarli vorrebbe dire avviare uno scontro inutile su un tema che è stato mal posto». E venerdì alla Cena del buonumore in Piazza Vecchia il debutto del neoduca Smiciatöt I.

«No alla guerra dei cartelli». Firmato Lega? Ma nemmeno per sogno. È il Ducato di piazza Pontida a lanciare l’appello al neosindaco Giorgio Gori a lasciare le insegne Bèrghem un vernacolo all’ingresso in città. A non fare, insomma, come Roberto Bruni, ultimo sindaco di centrosinistra che li fece sparire con un blitz ferragostano.

«Secondo noi i cartelli vanno lasciati» ha detto il duca uscente Bruno Agazzi, intervenendo alla presentazione della Cena del buonumore in programma venerdì sera in Piazza Vecchia, che rappresenterà il debutto ufficiale del neoduca Smiciatöt I, al secolo Mario Morotti.

«Levarli vorrebbe dire avviare uno scontro inutile su un tema che è stato mal posto. Il problema infatti è che questa faccenda è diventata prerogativa di una parte politica. Gli animi si sono esacerbati e nessuno ragiona più in maniera serena, affrontando la questione sul piano culturale e della tradizione» ha concluso Agazzi. A Gori l’ardua sentenza.

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