Caso Monella, niente firma del ministro
Calderoli infuriato: «Ci ha presi in giro»

La firma del ministro della Giustizia, Andrea Orlando, non è arrivata. E ora il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si dimetterà.

Il presidente della Repubblica non ha avuto neppure la possibilità di decidere se concedere o meno la grazia ad Antonio Monella, l’imprenditore edile di Arzago in carcere da quattro mesi per aver ucciso un ladro che gli stava rubando il suv dal cortile di casa.

Il consigliere del Presidente della Repubblica Ernesto Lupo martedì alle 18 ha comunicato al vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli, che la «pratica Monella» non era ancora stata trasmessa dal Ministero della Giustizia alla Presidenza della Repubblica.

Non ha quindi ottenuto il risultato sperato il sollecito che Calderoli (Lega) aveva fatto sabato sera al ministro Andrea Orlando (Pd): «Orlando, comportandosi in questo modo, non solo ha preso in giro la carica che io rappresento, ma anche tutti i politici, amministratori comunali, semplici cittadini che chiedevano con forza la concessione della grazia all’imprenditore di Arzago. Oltre agli organi della giustizia che si erano espressi a favore della grazia» ossia il magistrato di Sorveglianza, la Procura generale e i funzionari del ministero della Giustizia.

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