Choc dopo la strage aerea
E i voli non sorvolano più l’Ucraina

Dopo lo choc per il disastro che ha colpito un altro suo aereo di linea, in Malaysia c’è spazio per la rabbia. Intanto, come si può vedere in questa immagine, i voli non stanno sorvolando più l’Ucraina, girando attorno all’area bellica, che generalmente è uno degli spazi più congestionati.

Dopo lo choc per il disastro che ha colpito un altro suo aereo di linea, in Malaysia c’è spazio per la rabbia. Le autorità di Kuala Lumpur vogliono spiegazioni, e presto. Ma nel Paese, che ha perso 44 connazionali mentre era già scosso dalla misteriosa scomparsa di un altro Boeing della compagnia di bandiera lo scorso marzo, il desiderio di trovare un colpevole è evidente anche nei commenti ai forum on line: orientati in diversi casi contro Vladimir Putin e i ribelli filo-russi, ma anche polemici verso la stessa Malaysian Airlines per aver volato sull’Ucraina in guerra.

Se venisse confermato l’abbattimento del volo MH17, come sembra finora, si tratterebbe di un «oltraggio contro la decenza umana», ha dichiarato il ministro dei trasporti Liow Tiong Lai.

In precedenza, in una conferenza stampa prima dell’alba in cui ha parlato di «giorno tragico» e «anno tragico» per la Malaysia, il premier Najib Razak aveva ammonito che l’inchiesta sulle cause della tragedia «non deve essere ostacolata in nessun modo». Ma con la Malaysian Airlines a maggioranza statale e dirigenti nominati dalla politica, il governo di Kuala Lumpur si trova contemporaneamente sulla difensiva. Perché la compagnia aveva continuato a volare su un’Ucraina orientale da alcuni mesi teatro di una guerra separatista? Non per «risparmiare carburante», ha insistito il ministro Liow, spiegando che la rotta - percorsa anche da altre compagnie nei collegamenti tra l’Europa centrale e il Sud-est asiatico, tra cui la Lufthansa - era stata dichiarata sicura dall’Organizzazione internazionale per l’aviazione civile. Il risparmio energetico viene però considerato la probabile spiegazione in particolare tra i simpatizzanti dell’opposizione, per i quali la malagestione della compagnia è un sintomo dell’immobilismo di una coalizione di governo al potere fin dall’indipendenza.

Alcune compagnie - tra cui la Singapore Airlines della vicina città-stato, con i quali i malesi hanno un rapporto di bonaria rivalità - avevano infatti deciso che il rischio Ucraina era troppo alto e avevano modificato la rotta, fanno notare i critici. «Perché la Malaysian Airlines non l’ha fatto? Perché agire solo dopo la morte di 298 innocenti?», si chiede un lettore sul popolare sito di informazione Malaysiakini. Come per il disastro dello scorso marzo, è una delle tante domande che a Kuala Lumpur rischiano di non trovare una risposta.


Intanto, come si può vedere in questa immagine, i voli non stanno sorvolando più l’Ucraina, girando attorno all’area bellica, che generalmente è uno degli spazi più congestionati.

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