Code e ancora code infinite
L’Asse e l’agonia di quel rondò

Un po’ di pioggia, ma anche senza il maltempo, e arrivare in auto a Bergamo diventa un inferno. Strade bloccate, code chilometriche e rallentamenti. A segnalare ormai una situazione che si trascina da tempo è un viaggiatore sulla superstrada direzione Bergamo.

«Dalle prime ore della mattina - scrive - c’è una interminabile colonna formatasi già dall’altezza di Seriate (raccordo Cassinone) che ha accompagnato la carovana di automobilisti fino al raccordo dei caselli autostradali di Bergamo».

Un problema che abbiamo segnalato anche nei giorni scorsi, un’agonia quotidiana per chi si trova a dover percorrere l’Asse interurbano direzione Ovest nelle ore di punta. Quella di chi, appena superato lo svincolo per la Fiera, sa già che pochi metri più avanti lo attende l’inevitabile muro di auto ferme in coda. Inesorabilmente.

Tutta colpa del rondò dell’autostrada, i cui malefici effetti si fanno sentire a ritroso per un paio di chilometri, bloccando auto che sarebbero dirette altrove. Un problema che si trascina da anni senza soluzioni di sorta: l’indegna «spaghettata» che fa da pessimo biglietto da visita a chiunque esca dall’autostrada al casello di Bergamo ha effetti deleteri e pericolosi sull’Asse interurbano. La coda per immettersi sul rondò provenendo da Seriate-Orio nelle ore di punta si prolunga fino al rondò di Campagnola e a volte anche oltre.

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