Coldiretti e l’area dell’interporto
«Basta nuove cementificazioni»

«Non intendiamo entrare nel merito delle eventuali motivazioni politiche che ci possono essere alla base della scelta dell’area su cui realizzare l’interporto (si sta parlando di Cortenuova, ndr), riteniamo però inaccettabile l’ipotesi di sacrificare ancora un milione di metri quadrati di superficie agricola tra le più fertili in Europa, tra l’altro appena scampata allo scempio territoriale fatto da Brebemi e Tav».

Così Coldiretti Bergamo interviene nel dibattito relativo alla programmazione della nuova infrastruttura, al centro di un serrato confronto circa la sua collocazione. «Come abbiamo ribadito più volte in occasione della realizzazione di altre opere - sottolinea Coldiretti Bergamo - riteniamo più utile e saggio recuperare aree dismesse, in modo da evitare nuovi furti di terreni agricoli, in considerazione anche del triste primato detenuto dalla nostra provincia per quanto riguarda il consumo di suolo».

Coldiretti Bergamo sottolinea come l’esempio di Brebemi non sia poi così edificante e che se errare può essere considerato umano, perseverare sarebbe veramente diabolico. «Laddove esistano pari condizioni di carattere logistico - conclude Coldiretti Bergamo - non si potrebbe giustificare la scelta miope ed irrimediabilmente deleteria di rinunciare all’utilizzo di aree già compromesse per percorrere la strada di una nuova scriteriata cementificazione, con ripercussioni negative sull’agricoltura, sull’ambiente e sulla qualità della vita dei cittadini interessati».

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