Covid in Italia, 2.732 nuovi positivi. Ospedali sempre meno pieni. Iss: i casi scendono in tutte le fasce d’età

Le terapie intensive ed i reparti ospedalieri sono sempre meno occupati da pazienti Covid, l’incidenza dei casi continua a scendere e l’indice di trasmissibilità Rt, pur facendo registrare un leggero aumento questa settimana, è considerato sostanzialmente stabile.

L’epidemia di Covid-19 nel nostro Paese segna un «progressivo, lento miglioramento» che riguarda tutte le fasce d’età. Sono confortanti, anche se la prudenza resta d’obbligo, i dati dell’ultimo monitoraggio settimanale della cabina di regia sull’andamento della curva in Italia, che si colloca anche tra i Paesi Ue con la più elevata copertura vaccinale.

«È positivo anche questa settimana - ha spiegato il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, illustrando in conferenza stampa i dati del monitoraggio - l’andamento della situazione epidemiologica nel Paese: l’incidenza di Covid-19 è di circa 29 casi per 100mila abitanti. Per quanto riguarda l’Rt, invece, c’è un piccolissimo aumento, ma sostanzialmente possiamo considerarlo stabile intorno a 0,85».

Il tasso di occupazione sia dei posti di area medica sia dei posti di terapia intensiva è ancora basso, rispettivamente pari al 4,6% e al 4,1%, quindi ben al di sotto della soglia critica fissata al 15% e al 10%. Un quadro in cui, questa settimana, diminuiscono da 4 a 3 (Marche, Molise e Valle d’Aosta) anche le Regioni classificate a rischio moderato. Inoltre, ha sottolineato Rezza, «ieri si sono somministrate più di 70mila prime dosi di vaccino, il che è un ottimo risultato e ci dice di come stia andando bene la campagna di vaccinazione con oltre l’85% della popolazione eleggibile che ha fatto già la prima dose e l’81% che ha fatto la seconda dose. Quindi la campagna di vaccinazione che sta andando molto bene insieme al mantenimento di alcune norme precauzionali rende conto di quella che è un’incidenza più bassa rispetto a quella di altri Paesi europei».

Una situazione che, dati i numeri, il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, ha dunque definito di «progressivo, lento miglioramento, con una circolazione del virus tra le più contenute in Europa». Siamo insomma, secondo gli esperti, in una fase di decrescita dei casi in tutte le fasce di età.

Sostanzialmente stabili anche i dati del bollettino giornaliero del ministero della Salute, diffuso venerdì 15 ottobre: sono 2.732 i positivi ai test nelle ultime 24 ore (giovedì erano stati 2.668). Sono invece 42 le vittime in un giorno, due in più di ieri. Il tasso di positività è in calo, allo 0,5% rispetto allo 0,8% di ieri. In calo in 24 ore anche i ricoveri: sono 357 i pazienti in terapia intensiva, 2 in meno rispetto al giorno porecedente. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 2.445 (-34).

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