Covid in Italia, 144.243 nuovi positivi e 155 vittime

Ancora un nuovo record di positivi in Italia.Venerdì 31 dicembre sono 144.243 i casi di Covid individuati nelle ultime 24 ore, giovedì erano stati 126.888.

La circolazione del Covid in Italia è sempre più intensa, con un rapido aumento dei casi per la decima settimana consecutiva. In questo quadro in peggioramento, altre 4 Regioni - Lombardia , Piemonte, Lazio e Sicilia - da lunedì passeranno in fascia gialla e si registra un nuovo record di positivi in Italia: sono 144.243 i casi di Covid individuati nelle ultime 24 ore, rispetto ai 126.888 di giovedì 30 dicembre. Le vittime, secondo i dati del Ministero della Salute, sono 155, mentre ieri erano state 156.

La quattro Regioni gialle da lunedì si affiancano a Liguria, Marche, Veneto, Friuli Venezia Giulia, le Pa di Trento e Bolzano e la Calabria, già in questa fascia di rischio. Mezza Italia passa quindi in zona gialla mentre l’incidenza è più che raddoppiata in una settimana.

Secondo i dati del bollettino quotidiano del Ministero della Salute, inoltre, sono 1.224.025 i tamponi molecolari e antigenici effettuati nelle ultime 24 ore (ieri 1.150.352) ed il tasso di positività è all’11,78%, stabile rispetto all’11,03% del giorno precedente. Sono 1.260 i pazienti in terapia intensiva, 34 in più in 24 ore, ed i ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 11.150, 284 in più.

Un andamento critico fotografato e confermato dal monitoraggio settimanale del ministero della Salute-Iss.L’incidenza settimanale a livello nazionale dei casi Covid continua infatti ad aumentare rapidamente: è più che raddoppiata raggiungendo 783 casi per 100.000 abitanti (24/12/2021 - 30/12/2021) contro 351 per 100.000 della scorsa settimana, mentre l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,18, leggermente in aumento rispetto alla settimana precedente (era pari a 1,13) ed ancora sopra la soglia epidemica.

Sono quattro le Regioni dove il tasso di incidenza dei casi di Covid è sopra mille su 100mila abitanti rispetto alla media nazionale: in Umbria i casi sono 1485 per centomila abitanti, in Lombardia 1442, in Toscana 1098, in Piemonte 1021 . Sempre in aumento anche il tasso nazionale di occupazione in terapia intensiva: è al 12,9% (superando la soglia di allerta fissata al 10%), mentre il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 17,1 (rispetto alla soglia di allerta fissata al 15%). Secondo gli ultimi dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), inoltre, sono 14 le regioni che superano la soglia d’allerta del 10% dei posti in terapia intensiva occupati da malati con Covid-19: Abruzzo (al 12%), Calabria (15%), Emilia Romagna (14%), Friuli Venezia Giulia (15%), Lazio (16%), Liguria (20%), Lombardia (13%) , Marche (17%), Pa Bolzano (18%), Pa Trento (23%), Piemonte (16%), Sicilia (11%) e Toscana (13%), Veneto (18%). L’occupazione dei reparti, rileva Agenas, sale invece in 10 regioni: 17 superano la soglia del 15%, con la Valle d’Aosta e la Calabria al 29%. Una situazione aggravata dalla sempre maggiore circolazione della più infettiva variante Omicron: secondo l’ultima flash survey dell’Iss, relativa al 20 dicembre, la variante Delta è ancora predominante con una prevalenza stimata al 79% e la Omicron è al 21% del campione esaminato, con una variabilità regionale tra il 3% e il 65%.

La Omicron, ha evidenziato il presidente Iss, Silvio Brusaferro, è «in netta crescita, anche se con grandi differenze da regione a regione». La prossima flash survey per la rilevazione delle varianti sul territorio nazionale verrà effettuata lunedì 3 gennaio.

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