Da Cividate: «Nèlo, mòla mia»
In 400 al corteo: «Basta violenza»

Si sono ritrovati davanti alla «BM Costruzioni Meccaniche», venerdì sera 12 dicembre, per manifestare vicinanza ai titolari e loro concittadini Nello e Adriano Balestra, gli imprenditori aggrediti a colpi di spranga martedì sera nel cortile della loro ditta di Cividate da tre malviventi che tentavano un furto di materiale.

Un presidio pacifico al quale hanno preso parte molti commercianti e artigiani cividatesi, uniti nel condannare un episodio che sta minando la vita di Nello Balestra, ancora ricoverato in coma farmacologico al Niguarda di Milano, costato il ricovero in ospedale al figlio 45enne Adriano col naso frantumato e capace di generare diffusa insicurezza e paura tra i residenti del paese ma anche del territorio.

I circa quattrocento partecipanti si sono ritrovati verso le 21 davanti al cancello della ditta dei Balestra, sul cui muro di cinta erano appesi tre striscioni tra i quali quello dialettale con la scritta speranzosa «Nèlo mòla mia» (Nello non mollare): un invito all’imprenditore di 72 anni che lotta per la vita al Niguarda.

Al presidio, organizzato dalla locale «Associazione commercianti e artigiani» hanno preso parte anche tutti gli amministratori del Comune di Cividate, dal sindaco agli assessori, dai consiglieri di maggioranza e minoranza ad altri rappresentanti dei Comuni vicini, oltre ai sindaci di Martinengo, Mornico, Chiuduno e Verdellino. Tanti i rappresentanti della Lega Nord, tra i quali il senatore Giacomo Stucchi, l’onorevole Cristian Invernizzi e il segretario provinciale Daniele Belotti. Lega che Adriano Balestra a Cividate rappresenta come consigliere comunale con delega al commercio.

Tanti i commenti di condanna all’episodio, primo fra tutti quello del sindaco Luciano Vescovi: «L’aiuto deve venire soprattutto da chi ci governa, perchè da soli non possiamo garantire sicurezza alla gente ed evitare episodi di una violenza inaudita, attuati da chi arriva nel nostro territorio ormai aperto a tanti delinquenti».

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