Diversamente abili: spettacolo
di sensibilizzazione al Donizetti

I presidenti del Gruppo orobico dei Rotary Club, Distretto 2040, insieme alla Cooperativa l'Ancora di Cortenuova, alle Associazioni Senzacca di Bergamo, Inchiostro, Spazio autismo e la nota in più hanno organizzato la rappresentazione teatrale «Il mio sguardo...momenti di straordinaria quotidianità» in scena al teatro Donizetti giovedì 22 aprile alle ore 21 con ingresso libero fino a esaurimento posti.

L'iniziativa, patrocinata dal Settore Politiche sociali e Salute della provincia e dal Comune di Bergamo, è il frutto dello slancio e della fattiva collaborazione di artisti professionisti che, senza alcuna riserva, si sono dedicati a questo progetto con l'obiettivo di portare alla ribalta l'entusiasmo e la gioia di vivere e di partecipare di una ventina di ragazzi diversamente abili.

Ecco perché sul palcoscenico prenderanno forma scampoli di «giornate qualunque», rappresentati attraverso la valorizzazione della capacità, delle potenzialità e delle passioni che questi ragazzi sanno trasmettere con forte carica emotiva, in una sorta di racconto dei gesti, dei suoni, dei giochi, dei sogni e dei desideri «osservati» e «descritti» dal loro punto di vista.

Attraverso lo sguardo attento di questi ragazzi, ognuno avrà l'opportunità di riflettere su una quotidianità che è di tutti: infatti, all'origine di questo progetto c'è un interrogatorio di fondo a cui, ancora oggi, manca una risposta corale: «Che cos'è la diversità»? O meglio: «...non siamo forse tutti dei diversi?».

L'obiettivo che ci proponiamo di raggiungere attraverso questa iniziativa è di contribuire alla conoscenza delle cosiddette diversità come opportunità d'arricchimento piuttosto che come limiti da confinare nell'ambito familiare. Creare momenti di incontro e confronto aperti quale metodo per la migliore e più efficace valorizzazione delle differenti potenzialità di cui ognuno è portatore, deve diventare un impegno che ognuno, a vario titolo, deve assumersi.

Saper apprezzare le differenze non è segno di debolezza, ma testimonianza della volontà di perseguire un futuro fondato sulla capacità di aprirsi, abbracciando la vita, senza riserve. Questo progetto si completerà con una mostra video-fotografica allestita nel Chiostro di San Francesco a Bergamo Alta, dal 1° al 13 maggio, che sarà successivamente riproposta a Romano di Lombardia in un periodo e in una sede ancora in via di definizione.

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