È scattato il viaggio nei quartieri
Colognola sogna la «riunificazione»

È scattato da Colognola il viaggio de L’Eco attraverso i quartieri di Bergamo. Se oltre l’80% delle persone oggi vive in periferia, è da lì che prende forma il futuro delle città.

Sono dunque questi luoghi che vorremmo raccontare attraverso una serie di puntate che prendono il via martedì 3 marzo, e che vedranno i riflettori accesi su ciascun rione per due settimane. Dopo Colognola, dove saremo presenti fino al 15 marzo, il percorso proseguirà seguendo un percorso geografico: Grumello del Piano, Villaggio Sposi, Carnovali, San Tomaso, San Paolo, Loreto, Longuelo, Santa Lucia, Malpensata, Campagnola, Boccaleone, Celadina, San Francesco, Redona, Monterosso, Conca Fiorita, Valtesse, Valverde. Ai quartieri si aggiungeranno poi i borghi: San Leonardo, Palazzo, Pignolo e Santa Caterina. Per informazioni, spunti e segnalazioni scrivete all’indirizzo di posta elettronica [email protected].

La farmacia, le fognature in alcune vie, la sistemazione del cimitero: erano le aspettative raccolte a Colognola 55 anni fa, poi soddisfatte negli anni. E oggi, cosa c’è nella lista delle attese? Una «ferita» che il rione da tempo vorrebbe ricucire è la separazione, prodotta dall’Asse interurbano, con il resto della città e con alcune aree che storicamente sono parte del quartiere e della parrocchia.

Progetti esistono per ben due passerelle ciclopedonali che passino (a un’altezza di almeno 5 metri, per un costo di circa 500-600 mila euro ciascuna) sopra la circonvallazione: una a ovest che colleghi via Rampinelli con la zona dell’ex Gres (la realizzazione è legata al Piano integrato di intervento «Parco Ovest», oggi in stand-by), l’altra che da via San Sisto arrivi nei giardini antistanti il nuovo ostello.

L’intervento era in origine collegato al Pii di via Autostrada, ma era poi stato stralciato dagli «standard» per dare priorità al nuovo asilo in via Lotto. Su cui la nuova amministrazione sta però facendo delle valutazioni: sarebbe anche possibile dunque che l’opera torni in gioco su questo fronte, ma gli sviluppi sono tutti da vedere nei prossimi mesi.

Tra i punti che meriterebbero attenzione ce n’è poi uno storico: il vecchio lavatoio, vicino alla santella della Madonna del Rastello. Ne parla da tempo Agostino Cardinali, fondatore degli «Amici di Colognola», la cui proposta è di restaurarlo (il tetto, tra l’altro, è in eternit), facendone «un piccolo museo con le attrezzature agricole di un tempo».

E poi c’è la piazza Emanuele Filiberto, attraversata dalla ex statale: pur arricchita da qualche tavolino dei bar, oggi si configura più come un luogo di passaggio che non di incontro. Una diversa configurazione dell’area è prevista nel piano particolareggiato sul centro storico del borgo, ma la condizione per arrivarci è un declassamento dell’oggi trafficata arteria stradale.

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