Elezioni, oggi si vota fino alle 23
A Bergamo 39 comuni. Spoglio nella notte

Oltre 13 milioni di italiani sono chiamati oggi a rinnovare le amministrazioni comunali e a eleggere il sindaco di 1.342 comuni, di cui 7 comuni capoluogo di Regione: Roma, Milano, Napoli, Bologna, Torino, Cagliari e Trieste e 18 comuni capoluogo di provincia: Benevento, Brindisi, Carbonia, Caserta, Cosenza, Crotone, Grosseto, Isernia, Latina, Novara, Olbia, Pordenone, Ravenna, Rimini, Salerno, Savona, Varese, Villacridro.

Si voterà dalle 7 alle 23. Subito dopo lo spoglio delle schede. L’eventuale turno di ballottaggio si svolgerà domenica 19 giugno con gli stessi orari.

Nei grossi centri più opzioni

Nei Comuni sopra i 15 mila abitanti l’elettore può votare per un candidato a sindaco, con un segno sul relativo rettangolo, e per una delle liste collegate (con un segno sul relativo contrassegno); in questo caso il voto è valido sia per il candidato sindaco sia per la lista collegata scelta. Oppure può votare per un candidato a sindaco e per una lista non collegata: il voto così espresso è attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista prescelta non collegata (voto disgiunto). Se si vota sola per un candidato a sindaco, con un segno sul relativo rettangolo, non segnando alcun contrassegno di lista, il voto è attribuito solo al candidato sindaco.

È possibile votare anche solo per una delle liste tracciando un segno sul relativo contrassegno: il voto così espresso è valido sia per la lista sia per il candidato sindaco collegato. Oppure solo per candidati alla carica di consigliere comunale, scrivendone il nominativo nelle righe stampate a fianco del contrassegno della lista di appartenenza dei candidati votati, anche senza segnare il contrassegno della lista stessa.

La norma per le quote rosa

Ogni elettore può manifestare non più di due voti di preferenza per candidati alla carica di consigliere comunale; nel caso di espressione di due preferenze, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, a pena di annullamento della seconda preferenza. L’elettore può votare con un segno di voto solo sul nominativo di un candidato a sindaco. Oppure con un segno di voto sia sul contrassegno di lista, sia sul nominativo del candidato alla carica di sindaco collegato alla lista votata. Altra opzione, con un solo segno di voto sul contrassegno di lista; il voto è ugualmente valido sia per la lista votata, sia per il candidato alla carica di sindaco a essa collegato. Ultima ipotesi, manifestando il voto di preferenza solo per candidati alla carica di consigliere comunale.

Piccoli Comuni, solo un voto

Nei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti ogni elettore può manifestare un solo voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale (non più di due voti nei comuni con popolazione compresa tra 5.000 e 15.000 abitanti). Nei comuni con popolazione sino a 15.000 abitanti si procede al turno di ballottaggio per l’elezione del sindaco solo in caso di parità di voti fra i due candidati alla carica di sindaco che hanno ottenuto il maggior numero di voti.

Per quanto riguarda la Bergamasca si tratta di 39 comuni in cui si vota per il rinnovo del sindaco e dei Consigli comunali. Il Comune più grande è Treviglio (poco meno di 30 mila abitanti), quello più piccolo Oltressenda Alta (170 residenti), con nella nostra provincia un esercito di 100 aspiranti sindaci, 1.361 candidati consigliere comunale e 111 liste. Alle urne sono chiamati 197 mila bergamaschi e nella notte si sapranno i risultati (lo spoglio dalle 23, in diretta su Bergamo Tv e sul nsotro sito, mentre su «L’Eco di Bergamo» di lunedì ci saranno tutti i dati e gli approfondimenti legati a questo voto).

Su L’Eco di Bergamo del 5 giugno tutti gli approfondimenti nazionali e locali

© RIPRODUZIONE RISERVATA