«Messi d’Albania» rientrato in Italia
Gestiva ingente traffico di cocaina

Il boss albanese della cocaina, catturato in Olanda è rientrato in Italia. Nella tarda serata di venerdì 20 marzo è arrivato nel nostro Paese Bledar Pajana, estradato dall’Olanda in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dal gip del tribunale di Brescia.

Il ricercato, noto nell’ambiente criminale come il Messi d’Albania, gestiva un ingente traffico di cocaina proveniente dal Sudamerica: via Lisbona-Madrid riusciva a importare in Italia 200 kg di cocaina al mese. Nel dicembre 2014 l’albanese era stato arrestato in Olanda e lo scorso 10 marzo la corte di giustizia olandese ha rigettato un’istanza dei legali del Messi d’Albania dando il via libera al rientro in Italia.

Le indagini delle Fiamme Gialle bresciane avevano portato al sequestro di importanti quantità di droga. Nel marzo 2014 era stato fermato in prossimità del casello autostradale di Vercelli un tir proveniente dalla Spagna e diretto in provincia di Bergamo, sul quale erano occultati oltre 52 kg di cocaina destinata anche al mercato bresciano.

Nell’ottobre 2014, nel corso della medesima operazione, era stato catturato a Roma Astrit Pezaku (albanese residente in provincia di Bergamo) trovato in possesso di oltre 6 kg di cocaina destinati a una terza persona per contro di Bledar Pajana. Nella stessa serata i finanzieri avevano fermato sull’autostrada A4, in prossimità di Rho, Madrit Pajana, cugino del latitante e suo uomo di fiducia.

L’uomo era partito da Bergamo per effettuare una consegna di oltre 13 kg di cocaina rinvenuti all’interno dell’auto da lui condotta. Quel giorno Bledar Pajana, sentitosi braccato, aveva fatto perdere le sue tracce dopo una lunga e spericolata fuga alla guida di una Range Rover, abbandonata a Vigevano, rifugiandosi infine nel Nord Europa.

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