Farmaci introvabili, la denuncia:
«Vanno all’estero, rendono di più»

È un fenomeno inquietante, che purtroppo stanno provando sulla propria pelle decine e decine di persone affette da patologie gravi e che hanno bisogno di farmaci salvavita. E quello che è assurto è che il fenomeno cresce e si sviluppa nelle maglie della legalità.

È un fenomeno inquietante, che purtroppo stanno provando sulla propria pelle decine e decine di persone affette da patologie gravi e che hanno bisogno di farmaci salvavita. E quello che è assurto è che il fenomeno cresce e si sviluppa nelle maglie della legalità.

In tutta Italia, e anche a Bergamo, tanto che la denuncia arriva dall’Associazione italiana parkinsoniani orobica, presieduta da Marco Guido Salvi, scarseggiano, o arrivano «a singhiozzo», farmaci importanti e necessari per una grande fascia di utenti.

Scarseggiano perchè i grossisti e anche altri rivenditori autorizzati, preferirebbero rivenderli all’estero anziché in Italia, perchè qui, sul territorio nazionale hanno un prezzo di mercato molto più basso.

«Si tratta di antitumorali, di prodotti per l’ipertensione, e nel caso segnalato dalla nostra associazione, di un importante farmaco, il Mirapexin» - spiega Salvi.

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