Frode da 1 milione alla Regione
Vittime anche imprese bergamasche

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Milano hanno eseguito un’indagine coordinati dalla Procura della Repubblica di Monza che ha portato alla denuncia di un milanese che per anni ha ottenuto indebitamente somme a fondo perduto dalla Regione Lombardia, coinvolgendo a loro insaputa anche aziende bergamasche.

Le indagini, eseguite dal personale del Gruppo Sesto San Giovanni, coordinato da Franca Macchia, hanno permesso di appurare che l’imprenditore, tra il 2007 ed il 2013, ha costituito ad hoc 6 consorzi ed associazioni al fine di partecipare ai bandi per l’internazionalizzazione delle micro, piccole e medie imprese. Successivamente alla costituzione, l’indagato procedeva registrarsi online sui siti dedicati, trasmettendo la documentazione necessaria per la partecipazione. Una volta ottenuto il beneplacito dalla Regione Lombardia, fingeva la partecipazione dei consorziati/associati ad eventi fieristici tenutesi all’estero, attraverso la presentazione di documenti fiscali fittizi testimonianti i costi sostenuti per l’attività di internazionalizzazione. L’ultimo passaggio era quello di falsificare le firme dei responsabili delle aziende sui moduli di «richiesta voucher» e «delega per l’incasso» dei contributi in nome e per conto delle ignare consorziate/associate. In tal modo, ha ottenuto l’accreditamento sui c/c dei consorzi/associazioni, negli anni, quasi 1 milione di euro.

Il sistema fraudolento messo in atto dall’imprenditore ha coinvolto oltre ai consorziati/associati, oltre 100 imprese dell’hinterland milanese, anche alcune nel bergamasco, bresciano e cremonese, che disconoscevano l’esistenza dei «gruppi» facenti capo all’indagato, tutte completamente ignare del loro inserimento negli elenchi per la partecipazione a missioni fieristiche all’estero. L’imprenditore è stato denunciato per il reato di indebite percezioni e nei suoi confronti è stato eseguito il decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip di Monza per i beni mobili ed immobili nella sua disponibilità. Durante la fase di esecuzione sono stati quindi sequestrati alcuni immobili, diversi box, un’autovettura ed un motoveicolo.

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