Gandellino, la minaccia del macigno
Villongo conta i danni, neve sui monti

Un macigno di circa cento metri cubi incombe sulla strada provinciale che porta a Gandellino, in alta Valle Seriana. Un masso che rischia, da un momento all’altro di staccarsi. Intanto Villongo conta i danni dopo l’esondazione dell’Uria. E in montagna è tornata la neve.

Un macigno di circa cento metri cubi incombe sulla strada provinciale che porta a Gandellino, in alta Valle Seriana. Un masso che rischia, da un momento all’altro di staccarsi, e arrivare sulla strada sottostante, in linea d’aria distante circa 400 metri, ma anche di finire contro una casa.

L’allarme è scattato nei giorni scorsi dal Comune, dopo le intense piogge di questi giorni che avevano provocato un piccolo smottamento poco distante dal macigno. Il movimento del terreno circostante, quindi, ha messo in allerta l’Amministrazione comunale e la Regione sulla possibilità che anche il masso possa staccarsi.

Da qui l’intervento immediato della Sede territoriale della Regione (Ster) che, insieme ai tecnici del Comune di Gandellino, ha effettuato un sopralluogo. L’intervento urgente di messa in sicurezza costerà 75 mila euro, di cui 60 mila a carico della Regione e 15 mila del Comune che, a giorni, dovrebbe appaltare il cantiere. La strada, comunque, nel frattempo, resterà aperta.

Intanto Villongo il giorno dopo torna a respirare. Il torrente Uria sembra tornato un fiumiciattolo senz’armi. Ma soltanto 24 ore prima sembrava una pantera impetuosa. I danni lo confermano. Oltre trenta famiglie coinvolte dai danneggiamenti, una ventina di box allagati con interni non più utilizzabili – in alcuni l’acqua ha sfiorato il metro e mezzo di altezza –, danni a strutture e serramenti, quattro autovetture distrutte, fango e detriti un po’ ovunque. Guarda il video dell’esondazione

Intanto in montagna è tornata la neve: guarda la galleria fotografica

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