Gazzaniga, la bomba a casa Gamba
Spunta il dna: due diversi profili

Il mistero della bomba scoppiata in casa dell’imprenditore Gianfranco Gamba a Gazzaniga il 21 gennaio scorso potrebbe essere a una svolta.Gli inquirenti sono riusciti a isolare sui residui della bomba a mano esplosa nel giardino della villa tracce di materiale genetico.

Il mistero della bomba scoppiata in casa dell’imprenditore Gianfranco Gamba a Gazzaniga il 21 gennaio scorso potrebbe essere a una svolta.La fortuna – o l’imperizia di chi ha firmato il gesto intimidatorio all’imprenditore del gruppo Pezzoli, super testimone del caso Morandi – ha consentito di isolare sui residui della bomba a mano esplosa nel giardino della villa tracce di materiale genetico.

Di più: i dna sarebbero due, profili diversi rilevati uno sull’ordigno di fabbricazione iugoslava, per la precisione sulla maniglia che va a contatto con l’involucro e va premuta per innestare la miccia, maniglia che si stacca e cade a terra prima dello scoppio.

L’altro profilo genetico è stato invece isolato su un oggetto diverso dalla bomba, forse la recinzione che separa la villa dalla strada provinciale, dalla quale potrebbe essere stato lanciato l’ordigno, ma non si esclude che – e su questo particolare vige il massimo riserbo degli inquirenti – chi ha preso di mira l’abitazione di Gamba possa addirittura essere entrato nel giardino e, spostato qualcosa, aver lasciato le sue tracce.

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