Gli alpini finiscono sullo zucchero
E il collezionista è bergamasco

Il fatto che Carlo Pelizzoli (più conosciuto con il nome di Lino) beva il caffè amaro è quasi un paradosso, visto che colleziona bustine di zucchero con una raccolta singolare che ha raggiunto da poco la bellezza di 17 mila pezzi.

Il fatto che Carlo Pelizzoli (più conosciuto con il nome di Lino) beva il caffè amaro è quasi un paradosso, visto che colleziona bustine di zucchero con una raccolta singolare che ha raggiunto da poco la bellezza di 17 mila pezzi.

Le bustine sono disposte tutte con ordine in un raccoglitore che Lino, 66 anni, di Telgate, ha realizzato appositamente per poter ospitare nelle tasche dei fogli plastici gli involucri dello zucchero. Le bustine generalmente vengono aperte con un taglio e svuotate, altrimenti i grani di zucchero rovinerebbero la carta, oltre a occupare un volume maggiore. Dietro a questa passione c’è un mondo fatto di collezionisti che si ritrovano a mercatini e fiere (una delle più importanti si svolge a Pieve di Cento) per scambiare le serie o per acquistarle.

«La mia prima serie completa l’ho comprata quando mi trovavo in un bar durante una gita a Passo di Monte Giovo: 12 bustine con i segni zodiacali per 5 euro; è quanto mi ha richiesto il gestore. Spesso capita di essere al bar e di notare dei tipi di buste che ancora non ho; chiedo se le posso prendere e generalmente me le regalano. Io ho scelto di limitare la mia collezione alle bustine rettangolari italiane». Ovviamente non basta raccogliere le bustine che si trovano nei locali: la collezione è seria solo se si possiedono tutti i pezzi. «Una particolarmente bella è quella in cui sono stati riprodotti i cartelloni pubblicitari della Coca Cola, si tratta di 100 pezzi; ho poi quelle con gli aforismi e proverbi, e altre che riportano disegni di bambini».

Pelizzoli si è anche spinto oltre, unendo lo spirito del collezionista all’amore per il mondo alpino. «Ho deciso – racconta il collezionista iscritto al gruppo Ana di Telgate – di creare una serie di 86 bustine che riproducono i manifesti delle adunate nazionali delll’Ana. Sono riuscito a farne stampare 75 serie complete. In totale ho ben 8.600 bustine». Ogni serie è ordinatamente riposta in una scatola e l’alpino, oltre a regalarne qualcuna, le utilizza come «merce di scambio» alle manifestazioni. Quello di cui si può stare certi è che la sua serie è originale e unica.

Il collezionismo Pelizzoli l’ha nel sangue, dai francobolli alle etichette di bottiglia di acqua minerale. «Ho avuto pezzi rari che ho poi venduto, anche per ragioni di spazio; alcune etichette di acque erano davvero belle, per quel motivo ho iniziato a conservarle. Ero arrivato a 2 mila pezzi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA