«Gori scriva a Renzi, Maroni intervenga»
Benigni e Misiani, appello sui trasporti

«Il Sindaco scriva a Renzi, inaccettabili i tagli alle Regioni: a rischio il trasporto ferroviario locale». Lo dice Stefano Benigni, consigliere comunale di Forza Italia a Bergamo. Questo mentre dal Pd Antonio Misiani evidenzia: «Un’amministrazione regionale seria, degna di questo nome, dovrebbe però prendersi le proprie responsabilità, evitando ogni scaricabarile».

«Il Sindaco scriva a Renzi, inaccettabili i tagli alle Regioni: a rischio il trasporto ferroviario locale». Lo dice Stefano Benigni, consigliere comunale di Forza Italia a Bergamo. Il suo partito ha depositato in Consiglio comunale una mozione avente ad oggetto il servizio ferroviario locale, danneggiato dai continui tagli dei finanziamenti da parte del Governo alla Regione Lombardia.

«Ho depositato in Consiglio comunale una mozione che sottolinea la sempre maggiore problematicità del trasporto pubblico locale – in particolare quello ferroviario – a causa dei continui ed incomprensibili tagli ai finanziamenti statali destinati a Regione Lombardia» spiega Benigni.

«Regione Lombardia si è dimostrata una Regione virtuosa nei conti e nel taglio di sprechi e di privilegi, tuttavia il Governo ha previsto ulteriori tagli sui trasferimenti alle Regioni, che si vanno ad aggiungere agli 1,8 miliardi già tagliati dai governi Monti e Letta. Si stima che la Lombardia verrà privata di ulteriori 930 milioni di euro che andranno a intaccare i servizi al cittadino - continua Benigni -. Forza Italia intende dunque sollecitare il sindaco Giorgio Gori e l’intera Giunta a muoversi per scongiurare ulteriori disagi a coloro che quotidianamente sono costretti ad utilizzare il trasporto ferroviario per motivi di studio o di lavoro. Il sindaco ha già presentato al presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, un documento firmato dalle forze politiche bergamasche affinchè vengano messe in campo azioni concrete volte a migliorare questi servizi».

Ma secondo Benigni «questo non è abbastanza: non si può incolpare solo Regione Lombardia per i disservizi, né pensare che da sola possa far fronte ai costi di ammodernamento del servizio ferroviario. Non di fronte a simili tagli».

«Chiediamo dunque - conclude Benigni - l’impegno del sindaco affinchè coinvolga il Governo, anche grazie al suo canale privilegiato con Matteo Renzi, segnalando - tramite una comunicazione ufficiale – le problematicità che emergeranno a seguito dei tagli previsti dalla Legge di Stabilità e richiedendo l’intervento diretto del Governo, anche in vista della vicina apertura dell’Expo 2015, affinchè una volta per tutte il sistema ferroviario lombardo sia portato ad una situazione ed a un livello di qualità del servizio idonei a soddisfare le esigenze degli utenti e soprattutto conforme a quanto è lecito e normale aspettarsi dal sistema di mobilità di un Paese avanzato, che peraltro si appresta ad apparire sulla vetrina mondiale».

Sulla questione dei tagli ai treni, interviene anche dal Pd Antonio Misiani, che si rivolge però alla Regione Lombardia: «Che il servizio fosse peggiorato, come finalmente ammette il presidente Maroni, se ne erano accorti da tempo tutti i pendolari bergamaschi. Un’amministrazione regionale seria, degna di questo nome, dovrebbe però prendersi le proprie responsabilità, evitando ogni scaricabarile. Vorremmo ricordare sommessamente che Regione Lombardia è azionista di maggioranza di FNM, che a sua volta possiede il 50 per cento di Trenord, la società che effettua il servizio ferroviario locale. La regione, dunque, può fare tutto tranne che chiamarsi fuori da questa vicenda. Il Comune di Bergamo ha fatto la sua parte chiedendo più nuovi treni per Bergamo e provincia e l’appello è stato raccolto da parlamentari e consiglieri regionali di tutti gli schieramenti politici». E conclude : «È tempo di passare dalle parole ai fatti».

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