Grand Hotel di San Pellegrino
Ci sono i soldi, apertura nel 2019

Anno 2019. Per San Pellegrino potrebbe rappresentare una nuova data storica: con la riapertura del secolare Grand Hotel, l’albergo di regine e sultani.

Fino a cinque giorni fa, per il suo recupero, non c’era un euro. Oggi ci sono tutti i 40 milioni necessari: 18 letteralmente «piovuti», con enorme sorpresa, dal governo (in pratica il 10% dei fondi nazionali messi a disposizione per 137 Comuni nell’ambito del decreto «Sblocca Italia») più i rimanenti 22 confermati dal gruppo Percassi. I fondi stanziati dal governo saranno diluiti in quattro anni (il 10% quest’anno, qualcosa in meno nel 2016, il 50% nel 2017, i restanti nel 2018).

Quello che fino a poco tempo fa sembrava un sogno potrà avverarsi nel giro di quattro anni. Negli uffici del Comune di San Pellegrino si è lavorato anche domenica scorsa; questi sono giorni di euforia ma anche di ritmi serrati per preparare la documentazione (il progetto definitivo è pronto dal 2009).

Il bando europeo per i lavori (consolidamento, cucine, corpi scala esterni, facciata posteriore, cupola) dovrà essere pubblicato entro il 30 aprile. Durerà 60 giorni. Per settembre il cantiere potrebbe essere operativo. «Realisticamente le porte del Gran Hotel potrebbero riaprirsi entro quattro anni», dicono sia il gruppo Percassi sia l’architetto Giovan Battista De Vecchi, dello studio che ha realizzato il progetto. Di sicuro sarà un hotel con almeno 5 stelle «perché diversamente non avrebbe senso e non sarebbe sostenibile economicamente», continua Spinelli.

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