I 50enni a rischio infarto e ictus
Dall’Asl invito a fare il «tagliando»

La società bergamasca è sempre più vecchia, ma spesso anche colpita da diverse malattie croniche. E questo comporta non solo la necessità di assistenza a un sempre maggior numero di anziani, ma anche una previsione di spesa sempre più elevata proprio per le cure.

Per questo l’Asl lancia una nuova forma di «prevenzione attiva», con la partecipazione di tutti i cittadini a sviluppare stili di vita corretti e soprattutto a modificare i propri comportamenti alimentari e di vita quotidiana per evitare eventi patologici che possono limitare quando non precludere una vecchiaia in salute.

Dall’inizio di questo mese, infatti, partiranno le prime lettere di invito per tutti i cittadini bergamaschi nati nel 1964, quindi neocinquantenni, per aderire al progetto «Cardio 50». Già sperimentato nel distretto dell’Isola, il nuovo screening viene ora lanciato, con un coordinamento del ministero della Salute su tutto il territorio bergamasco. Quella dei 50enni la fascia d’età in cui, se non si hanno abitudini sane, si alza il rischio di ictus e di infarti.

La lettera invita i soggetti interessati a presentarsi nelle sedi di distretto per compilare un questionario standard su alimentazione, abitudini corrette (attività motoria) o scorrette (sedentarietà, fumo, eccesso di alcol), e verranno misurati peso, altezza, giro vita, pressione arteriosa e glicemia. Chi avrà parametri alterati verrà indirizzato al medico curante per l’elaborazione di un programma di «rimessa in forma».

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