Il camion che ha ucciso la donna
non doveva passare da Caravaggio

Il camion che ha investito e ucciso Elisabetta Facchetti non avrebbe dovuto attraversare il centro storico di Caravaggio. Il mezzo pesante è uno di quelli che, ogni giorno, trasportano dalla cava di prestito di Covo a Caravaggio la ghiaia che serve per realizzare un tratto della Tav.

Il camion che ha investito e ucciso Elisabetta Facchetti non avrebbe dovuto attraversare il centro storico di Caravaggio. Il mezzo pesante è uno di quelli che, ogni giorno, trasportano dalla cava di prestito di Covo a Caravaggio la ghiaia necessaria alla realizzazione del rilevato del tratto Treviglio-Brescia della linea ferroviaria della Tav (treno ad alta velocità).

A tutti questi camion (sono 100 gli autisti impegnati in questo compito) il Comune ha dato indicazione di percorrere un preciso percorso, che prevede il passaggio per Masano, sulla nuova tangenziale esterna all’abitato della frazione, e non per il centro storico di Caravaggio.

La notizia, che non mancherà certamente di alimentare le polemiche già montate dopo la tragedia, arriva due giorni prima dell’incontro previsto venerdì 12 settembre tra l’amministrazione comunale e Cepav 2, il consorzio incaricato della costruzione della Tav.

Incontro che era stato fissato ancora prima della morte di Elisabetta Facchetti, per stabilire quale percorso i camion dovranno fare nel momento in cui dovranno scaricare la ghiaia, non come stanno facendo ora sul tratto compreso fra il sottovia di Vidalengo e il cavalcavia di Fornovo. Bensì in su quello più a ovest, tra il sottovia di Vidalengo e il Centro Verde, alla cui altezza è previsto l’accesso al cantiere.

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