Il mistero dell’aereo Usa caduto
Dopo 70 anni si svela la storia

Settant’anni di misteri che solo ora si svelano: 4 ottobre 1944, 13 militari muoiono in un disastro aereo sopra Oltre il Colle. Per decenni poco si seppe di loro, anche per il segreto militare imposto dagli Stati Uniti. Gli stessi familiari furono tenuti all’oscuro.

Settant’anni di misteri che solo ora si svelano: 4 ottobre 1944, 13 militari muoiono in un disastro aereo sopra Oltre il Colle.

Per decenni poco si seppe di loro, anche per il segreto militare imposto dagli Stati Uniti. Gli stessi familiari furono tenuti all’oscuro.

Ora, grazie alle ricerche di alcuni appassionati storici di Oltre il Colle, grazie a una giornalista americana, Connie Cherba, e alla volontà di ricostruire quanto accaduto da parte di alcuni parenti delle vittime, tanto di quella tragica vicenda torna alla luce. E nasce il desiderio di ricordare le 13 vittime realizzando un cippo commemorativo alla Cattedrale vegetale sull’Arera.

Quella notte, un aereo B24 Liberator quadrielica dell’American Air Force, denominato Lady Irene, parte da Brindisi diretto sulle Alpi per rifornire di viveri, munizioni, e soldi i partigiani.

A bordo 13 militari, di cui dieci americani e tre agenti italiani del Servizio segreto americano ( due sono ancora ignoti) che dovevano essere fatti paracadutare a Monasterolo.

Arrivato sulle Orobie trova il buio, nebbia e nuvole e si schianta sul crinale del monte Menna (2.300 metri), in località Pezzadello. Le vittime vengono provvisoriamente seppellite dai partigiani in una buca sulla montagna per essere poi trasferite nel 1947 dal governo americano a Saint Louis. Nel frattempo i rottami metallici vengono utilizzati dagli abitanti per ricavarci secchi, utensili da cucina, paralumi e altro. E, per anni, ma ancora oggi, sul Menna si trovano effetti personali degli aviatori, pezzi e reperti di quell’aereo, in buona parte custoditi nel museo di Luigi Borlini di Gorno.

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