Il nodo spazi per l’Università
Ex Riuniti e c’è la Montelungo

Il nodo spazi da destinare all’Università negli ex Riuniti sarà al centro dell’incontro che si terrà lunedì nella sede dell’ateneo di via dei Caniana.

Si ritroveranno Comune, Regione, Università e Cassa depositi e prestiti, la società controllata dal ministero delle Finanze che ha acquisito l’area del vecchio ospedale.

«L’ipotesi di realizzare il Cus, il Centro universitario sportivo e gli alloggi per gli studenti ai Riuniti resta quella valutata per prima, ma non l’unica sul tavolo» aveva detto meno di due settimane fa il sindaco Giorgio Gori al nostro giornale. L’operazione potrebbe allargarsi e coinvolgere anche il comparto delle ex caserme Montelungo-Colleoni, sempre di proprietà della Cassa.

Sull’argomento le bocche a Palazzo Frizzoni sono rigorosamente cucite. Il fatto di poter ragionare con un unico interlocutore per i due contenitori, strategici nel disegno della città futura, viene considerato il punto da cui partire per trovare la quadra complessiva.

«Per i Riuniti - spiega l’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini - si sta ragionando con la Cassa depositi per vedere se è possibile trovare un punto di convergenza tra le necessità dell’Accademia della Guardia di Finanza e le prestazioni pubbliche che l’Accordo di programma originario prevedeva». Valesini preferisce (per ora) non addentrarsi nei dettagli di un’operazione i cui contorni sono ancora da definire.

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