Il nuovo scalo merci a Verdello
Il no di Levate: sola contri tutti

«Merci pericolose sul nostro territorio non le vogliamo. Ribadiamo quindi la nostra contrarietà al trasferimento a Verdello dello scalo merci provinciale». Il Comune di Levate è ormai è l’unico ente a opporsi al progetto.

«Merci pericolose sul nostro territorio non le vogliamo. Ribadiamo quindi la nostra contrarietà al trasferimento a Verdello dello scalo merci provinciale». Il Comune di Levate è ormai è l’unico ente a opporsi al progetto.

Ed è intenzionato a tenere duro e ad andare avanti nella sua protesta. Lo è anche il suo sindaco Federica Bruletti, che torna a ribadire la sua contrarietà al progetto che prevede il trasferimento dello scalo provinciale da Bergamo a Verdello.

Di questo progetto la Regione ha promosso a marzo l’accordo di programma fra le parti interessate ossia appunto Regione, Provincia, Rfi (Rete ferroviaria italiana), Confindustria Bergamo, Cisaf e Lotrafer, le due società private che realizzeranno l’infrastruttura logistica (l’investimento previsto è di 10 milioni di euro).

Ora ci si aspetta che il suo iter acceleri. Soprattutto dopo il recente allarme lanciato dalle aziende chimiche della Bergamasca in difficoltà a causa del fatto che da cinque mesi le Ferrovie dello Stato hanno vietato il trasporto su binario delle merci pericolose allo scalo merci di Bergamo. Se questa situazione di stallo non si sbloccherà non è escluso il rischio che, nel medio-lungo termine, queste aziende decidano il trasferimento fuori provincia dei loro impianti.

Tutto su L’Eco di Bergamo del 3 settembre

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