Il semaforo a Bergamo compie 80 anni
Il 1° impianto all’incrocio Mai-Paleocapa

Nel 1934 il primo impianto all’incrocio Mai-Paleocapa. Oggi solo in città sono 150 semafori.

«Decisamente il semaforo è un lusso da grande metropoli! L’innovazione qui a Bergamo piace molto ai cittadini, anche a chi non è un utente della strada...» così citava L’Eco di Bergamo il 2 marzo del 1934; da quel momento in avanti la Città dei Mille fu soggetta all’invasione di mille (scusate il gioco di parole) e più scatolette cromatiche. Sono trascorsi la bellezza di ben ottant’anni, e, ad oggi, sul nostro territorio, si possono contare 150 impianti semaforici, gruppi di paline con relativa lanterna controllate da un unico regolatore.

Il primo semaforo nella Bergamasca fu installato all’incontro tra via Angelo Mai e via Paleocapa, una dell’intersezioni più caotiche del traffico automobilistico odierno; a questo incrocio, oggi, si può trovare un semaforo ben più moderno, ma dai tempi di sincronizzazione decisamente disumani: munendosi di cronometro, risulta che il verde rimane per soli 4,6 secondi, mentre il tempo dal giallo al rosso è di 11,4 secondi. Una prova per maratoneti, se non si vuole lasciar la pelle.

Dati statistici alla mano,con 150 impianti, 1.500 sono le lanterne (tutte a led) in città, alle quali si aggiungono altre 100 con il solo colore giallo. Solo lungo l’asse viario Est-Ovest, tra via Corridoni e via Broseta, tra i due estremi della città, si contano 19 semafori.

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