Internet, naviga solo il 54,8%
Banda ultra larga solo per pochi

Il 54,8% della popolazione italiana a partire dai sei anni utilizza Internet, tra questi solo il 33,5% lo fa quotidianamente. La posizione nazionale è decisamente inferiore alla media dell’Ue a 27 pari al 70% di navigatori.

Il 54,8% della popolazione italiana a partire dai sei anni utilizza Internet, tra questi solo il 33,5% lo fa quotidianamente. La posizione nazionale è decisamente inferiore alla media dell’Ue a 27 pari al 70% di navigatori. Il nostro paese è in svantaggio anche sulla banda larga: la quota di famiglie che ha una connessione super veloce è del 55% contro il 73% della media europea.

Sono i dati relativi al 2012 diffusi dal rapporto Istat «Noi Italia.100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo»

ULTRA BANDA LARGA

Secondo uno studio di SosTariffe, la banda ultra larga, a 30 o 100 Megabit, è invece un fatto per pochi fortunati, pari al 15 per cento circa della popolazione, che vivono nei quartieri migliori di 33 città (capoluoghi di provincia) italiane.

Questi possono contare sui servizi internet ultra veloce di due, tre o addirittura - nel caso di Milano - quattro operatori.

Tutti gli altri - e sono soprattutto al Sud o nelle periferie delle grandi città come Roma - invece niente: si devono accontentare di un’Adsl a 20 Megabit .

Per l’osservatorio SosTariffe le coperture sono decollate, nel 2013, dopo circa dieci anni di stasi. Le città più fortunate sono Ancona, Bari, Bergamo, Bologna, Brescia, Como, Firenze, Genova, Livorno, Monza, Padova, Palermo, Pescara, Pisa, Reggio Emila, Roma, Torino, Trieste, Varese, Venezia, Verona. Sono infatti coperte dalla rete Telecom Italia (su cui ci sono le offerte anche di Vodafone) e di Fastweb. Quindi gli abitanti possono attivare offerte di tre operatori. Va detto tuttavia che la copertura in queste città è parziale,

UTILIZZO INTERNET

La posizione nazionale nell’utilizzo di Internet nel contesto europeo - dice l’Istat - è simile a quella di Bulgaria, Grecia (50%) e Portogallo (56%) mentre Svezia, Paesi Bassi e Lussemburgo registrano valori uguali o superiori al 90%. Stessa situazione per la banda larga: dopo l’Italia troviamo solo Bulgaria, Grecia e Romania (intorno al 50%) mentre Svezia, Regno Unito, Danimarca, Finlandia, Paesi Bassi e Germania registrano un tasso di penetrazione che supera l’81%. A livello territoriale il Mezzogiorno è più svantaggiato. Le regioni più indietro nella diffusione di Internet e banda larga, con un valore più contenuto rispetto alla media nazionale, sono Campania e Calabria; al Centro-Nord brillano la provincia autonoma di Bolzano e il Veneto, oltre dieci punti sopra la media nazionale. Oltre al divario territoriale c’è quello generazionale. Per quanto riguarda l’uso di Internet, quasi la totalità dei giovani tra i 15 e i 24 anni (9 su 10) si connette al web, più della metà lo fa tutti i giorni. Tra le famiglie costituite da sole persone di 65 anni e oltre appena il 12,2% dispone di una connessione a banda larga, mentre tra le famiglie con almeno un minorenne la quota sale all’84,8%.

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