Investì e uccise una donna
Condannata ad un anno

Ha patteggiato un anno con pena sospesa per omicidio colposo la donna che, facendo manovra con una Smart, aveva urtato una ciclista, morta il giorno dopo l’incidente. La sentenza è stata emessa ieri dal gup Giovanni Petillo che ha anche inflitto all’automobilista, una 39enne di Martinengo, due mesi di sospensione della patente di guida.

L’incidente era accaduto la mattina del 4 giugno scorso a Martinengo, all’incrocio tra via Balicco e via Torino. La donna stava uscendo in retro dal cancello di casa e aveva urtato la bicicletta su cui c’era Laura Sassi, 57 anni, di Martinengo, diretta alla sua abitazione di via Milano, a un chilometro di distanza dal punto dello scontro. Dopo l’urto la cinquantasettenne era finita a terra battendo violentemente il capo sull’asfalto. Le sue condizioni erano parse gravissime già ai primi soccorritori del 118, intervenuti con l’eliambulanza.

La ferita era stata trasportata ai Riuniti. Qui gli accertamenti radiografici avevano evidenziato un quadro clinico estremamente critico: troppo vasto l’ematoma cerebrale, che lasciava ben poche speranze di ripresa alla donna. Le condizioni di Laura Sassi avevano indotto i medici a optare per l’intervento chirurgico, necessario per tentare di ridurre i danni al cervello provocati dall’impatto con l’asfalto. Purtroppo anche l’operazione non era bastata a migliorare la situazione: Laura Sassi non ce l’aveva fatta a sopravvivere.

Stando ai rilievi effettuati dagli agenti del consorzio di polizia locale Bassa Bergamasca, la ciclista era andata a sbattere contro la parte posteriore della Smart, che in retromarcia stava uscendo dal cancello di casa. La stessa donna al volante aveva riferito agli agenti di avere iniziato e concluso la manovra a bassissima velocità, anche per la presenza, in quel punto di via Balicco, di una semicurva. Non si era accorta dell’arrivo della ciclista. Un contatto non particolarmente violento, ma sufficiente a far perdere a Laura Sassi l’equilibrio. Trasportata nel reparto di Neurochirurgia dei Riuniti, la donna era morta il giorno successivo.

La Procura aveva aperto un’inchiesta, chiedendo il processo per omicidio colposo nei confronti della 39enne, la quale ieri ha scelto di definire la sua posizione processuale con un patteggiamento. Laura Sassi era casalinga e abitava a Martinengo con il marito Giorgio Cadrobbi, 61 anni, artigiano in pensione, e il figlio Michele di 18 anni. La coppia ha anche un altro figlio, Elia di 30 anni. Dieci giorni prima del decesso di Laura era morto suo padre Michele Sassi.

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