«Io multato per un vizio di forma di 5 mila€
E il vandalo del Borgo paga molto meno»

«Ero già arrabbiato per la multa da 5 mila euro presa per un errore nella compilazione della Scia, ma sono stato tranquillo. Fino a quando ho scoperto che la persona che ha imbrattato i muri di tutto Borgo Santa Caterina se la caverà con una multa dai 300 ai 2 mila euro».

È furibondo Alessandro Poloni, titolare dell’omonima insegna storica di via Camozzi, impegnato da circa un anno nel progetto franchising «Design my cover», con nove punti vendita in tutta Italia. È furibondo perché anche lui la scorsa estate è stato sanzionato, a causa di una mancata dichiarazione relativa al negozio di Borgo Santa Caterina, «una multa che mi ha scoraggiato, tanto da decidere di chiudere il punto vendita di Bergamo e investire altrove».

Una sanzione da 5 mila euro (poi ridotta a 2.500 euro) che «rispetto alla multa data al vandalo non ha senso» sbotta l’imprenditore. «Io sono stato sanzionato per un vizio di forma, una multa che, se non avessi deciso di contestare, avrei dovuta pagare per intero - continua Poloni -. Una sanzione ingiusta, visto che con il mio negozio ho contribuito ad animare il borgo, a valorizzarlo».

L’imprenditore spiega il perché «della sanzione assurda»: «La mia Scia era relativa a prodotti artigianali, ma in occasione dei Venerdì del Borgo avevo esposto anche prodotti acquistati da un fornitore, ma a scopo puramente espositivo e neanche in vetrina. Una sperimentazione. Per questo, qualche settimana dopo, ho provveduto a fare un’integrazione alla Scia, pagata 300 euro». Ma al momento del controllo, la Scia era incompleta: «I vigili sono passati il giorno dopo, mi hanno fatto togliere un espositore esterno perché occupavo suolo pubblico e qualche settimana dopo ho ricevuto la notifica di violazione relativa alla Scia. Ma 5 mila euro mi sono sembrati assurdi, almeno ho avuto uno “sconto” della metà».

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