Kiev: «Da Chernobyl rubate 133 sostanze radioattive». Scontro Italia-Russia sul gas

Guerra Le truppe russe avrebbero rubato 133 sostanze «altamente radioattive», l’allerta è stata lanciata dall’Agenzia statale ucraina per la gestione della zona di esclusione. Di Maio: «In Algeria un accordo sul gas che ci permetterà di fronteggiare gli eventuali ricatti russi sul gas». Mosca: «È l’Ue che ci ricatta».

A Chernobyl le truppe russe avrebbero rubato 133 sostanze «altamente radioattive» dai laboratori di ricerca che potrebbero potenzialmente ucciderli. L’allerta è stata lanciata dall’Agenzia statale ucraina per la gestione della zona di esclusione in un post su Facebook. La centrale nucleare in territorio ucraino era stata occupata dai soldati russi nel primo giorno dell’invasione, il 24 febbraio scorso. Vi sono rimasti per oltre un mese, fino al ritiro avvenuto il 31 marzo scorso. L’Agenzia riferisce che le truppe di Putin sono entrate in un’area di stoccaggio della base di ricerca Ecocentre e hanno rubato 133 sostanze altamente radioattive. «Anche una piccola parte di queste sostanze è mortale se gestita in modo non corretto», spiega l’Agenzia, aggiungendo che «il posto in cui sono state portate le sostanze rubate è al momento sconosciuto».

Galushchenko: «Hanno scavato e maneggiato le scorie radioattive a mani nude, senza protezione»

Ieri il ministro dell’Energia ucraino German Galushchenko aveva denunciato il comportamento scellerato dei soldati che si sono esposti a una «scioccante quantità» di radiazioni nucleari dopo aver scavato trincee nella zona della Foresta Rossa intorno alla centrale, considerata l’area più contaminata del pianeta in seguito al disastro nucleare del 1986. Per loro si calcola meno di un anno di vita. Proprio in quell’area «sono stati registrati livelli anormalmente elevati di radiazioni, che superano di 10-15 volte i normali standard dell’indice di radiazione esterna». «Hanno scavato e maneggiato le scorie radioattive a mani nude, senza protezione», ha scritto Galushchenko su Facebook dopo aver visitato la zona. «Dopo un mese dall’esposizione, avranno una morte lenta» a causa delle sostanze radioattive, ha aggiunto il ministro, sottolineando che anche le attrezzature militari sono state contaminate. «L’ignoranza dei soldati russi è scioccante».

Il premier austriaco a Mosca

Il cancelliere austriaco Karl Nehammer si recherà lunedì a Mosca per incontrare il presidente russo Vladimir Putin. Lo rende noto una fonte ufficiale. Ieri Nehammer aveva incontrato a Kiev il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Raid a Buzova

Una fossa comune è stata scoperta a Buzova, un piccolo centro liberato a pochi chilometri a ovest della capitale Kiev. «Il 31 marzo abbiamo trovato una cinquantina di corpi lungo un tratto di 6 chilometri della strada principale che porta a Kiev. Altre 60 persone al momento non si trovano»: a riferirlo è il capo del villaggio di Buzova, Taras Didich, all’inviato dell’Ansa sul posto. Didich parla dalla stazione di servizio, dove da una fossa sono stati prelevati due corpi. «Gli altri cadaveri sono in ospedale o all’obitorio, sono stati prelevati giorni fa per strada dagli stessi parenti delle vittime. I corpi hanno i segni di colpi di fucile e sono stati in strada per più di dieci giorni», aggiunge il funzionario ucraino. Sulla strada in cui sono stati trovati i 50 corpi, a Buzova, sono stati colpiti anche l’ospedale punto di riferimento del villaggio, andato totalmente distrutto, così come la scuola del paese. Lo ha constatato l’inviato dell’Ansa sul posto. Durante i bombardamenti sulla scuola, all’interno dell’edificio c’erano 150 persone - spiega il preside - che si sono tutte salvate correndo nel rifugio sottostante. Non è ancora chiaro se all’interno dell’ospedale, invece, durante l’attacco ci fossero persone.

Botta e risposta sul gas

«Domani mattina sarò con il presidente Draghi in Algeria per firmare un accordo sul gas che ci permetterà di fronteggiare gli eventuali ricatti russi sul gas. Purtroppo siamo in ritardo come Paese, dovevamo diversificare molto prima ma abbiamo tanti partner e amici nel mondo». È quanto ha affermato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, rispondendo ai cronisti a Maddaloni (Caserta), dove ha fatto visita al Villaggio dei Ragazzi, storica istituzione scolastica, dove ha premiato la Croce Rossa. «Nell’ultimo mese e mezzo sono stato in Algeria, Qatar, Congo, Angola, Mozambico, Azerbijan: tutti questi Paesi si sono detti disponibili ad aumentare le forniture all’Italia» ha aggiunto.

Mosca: «L’Unione Europea ricatta la Russia con sanzioni e minacce di nuove restrizioni, rafforzando le forze armate dei suoi Paesi lungo il perimetro dei confini russi e fornendo armi di ogni tipo all’Ucraina»

Di Maio «ha fatto confusione, come sempre. Non è la Russia che ricatta l’Unione Europea con le forniture di gas» ma «è l’Unione Europea che ricatta la Russia con sanzioni e minacce di nuove restrizioni, rafforzando le forze armate dei suoi Paesi lungo il perimetro dei confini russi e fornendo armi di ogni tipo all’Ucraina». Lo ha scritto su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, citando la frase di Di Maio sulla sua missione in Algeria per «fronteggiare gli eventuali ricatti russi sul gas».

«Direi che il vero e unico ricatto è chiedere il pagamento in rubli di contratti di gas già in corso, e quella russa è chiaramente una richiesta inaccettabile. L’Italia, per evitare di affrontare eventuali crisi derivanti da queste condizioni irricevibili, sta agendo per diversificare le fonti di approvvigionamento. Come Unione Europea, giustamente, stiamo potenziando un piano di sicurezza energetica a tutela dei nostri cittadini»: replica così Giuseppe Marici, portavoce del ministro Luigi Di Maio.

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