La moto unica di Flavio: una scultura
Anche arredi da cucina per realizzarla

Non c’è periodo storico che tenga, rivoluzione industriale che scoppi, stagione della vita che cambi. Quando si parla di ingegno, destrezza, intuizione,tutto è possibile. Oggi come allora.

Non c’è periodo storico che tenga, rivoluzione industriale che scoppi, stagione della vita che cambi. Quando si parla di ingegno, destrezza, intuizione,tutto è possibile. Oggi come allora.

Se nella Vall’Alta medievale le botteghe facevano lavorare bottai, cestai, fabbri e falegnami, ceramisti e tessitori, arti e mestieri che vengono riproposti in questi giorni nelle vie e nelle piazzette del borgo commerciale di «Vall’Alta Medievale» quali memorie di un tempo andato, da altre parti in garage, officine e laboratori di Albino si riscopre il talento dei pensionati sopito negli anni del lavoro. Un talento che ora emerge con forza, a dimostrare che l’ingegno non ha età.

Non c’entra la cultura o il lignaggio, ma la tenacia progettuale. E di questa fortuna Flavio Signori, 57 anni di Comenduno di Albino, ex dirigente tessile al Cotonificio Honegger settore filatura, ora in pensione, ne ha da vendere.

Con le sue mani non di meccanico, ma di semplice appassionato motociclista, ha realizzato una motocicletta speciale, nata dall’assemblaggio di parti meccaniche provenienti da altre moto o altri oggetti. Una vera «scultura motociclistica».

Una moto molto originale perché composta da 70 pezzi meccanici tutti diversi, provenienti da altre moto o altri oggetti fra cui sedie, elettrodomestici, biciclette, attrezzi agricoli, arredi da cucina. Un pout-pourri di elementi recuperati e riciclati, montati sulla base di un motore agricolo «Slanzi», anch’esso recuperato da un demolitore.

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