«Ladri dal mio vicino di casa»
Una donna: poi esco e non mi sento sicura

«Non so se è stata la vicenda della gioielleria Curnis, o del fatto che ieri sera (lunedì 16 marzo, ndr) sono tornata a casa e avevano rubato al mio vicino, un ragazzo giovane e molto spaventato: gli sono entrati in casa con abilità e senza grande fatica. Al suo ritorno un senso di vuoto».

Inizia così la letetra di una signora che abita nella zona di via San Bernardino: «La polizia non sapeva cosa dire se non che sono casi all’ordine del giorno, e noi che siamo tutto il giorno fuori casa abbiamo paura» continua la donna.

E allora si cambiano serrature, si allertano vicini e genitori: «Per fare un controllo se vuoi magari andare via per il weekend» commenta la lettrice. Ma il problema è un altro: «Poi esco di casa la mattina e mi rendo conto che quel senso di sicurezza che avevo un tempo l’ho perso. Per strada».Non è un gioco di parole: «Gli zingari sono tornati ai semafori, accattoni di ogni tipo, nullafacenti. Anche in pieno centro e non solo in stazione: dai Propilei ai giardini del Comune, in via Tiraboschi zona Billa».

La vicenda di Curnis fa pensare: «Lì erano professionisti, nelle case probabilmente sono persone senza scrupoli e che non hanno nulla da perdere. Questa lettera è perchè mi sento sola, e scoraggiata. Ma soprattutto non mi sento sicura. Fuori e dentro casa».

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