«A scuola» con il Rotary
allo scoperta del giornalismo

Nell'ambito delle giornate di orientamento professionale organizzate dal Rotary Club Bergamo, d'intesa con l'Ufficio scolastico provinciale e l'Università degli studi di Bergamo, si è tenuta venerdì 18 marzo al Centro congressi Giovanni XXIII la puntata dedicata all'editoria e ai media.

Nell'ambito delle giornate di orientamento professionale organizzate dal Rotary Club Bergamo, d'intesa con l'Ufficio scolastico provinciale e l'Università degli studi di Bergamo, si è tenuta venerdì 18 marzo al Centro congressi Giovanni XXIII la puntata dedicata all'editoria e ai media.

L'introduzione è stata di Pino Roma, già direttore della Banca d'Italia, uno dei coordinatori delle giornate d'orientamento, che ha rivolto agli studenti delle superiori un discorso di carattere generale: «Se desiderate studiare andate all'Università, ma se non volete studiare non andateci soltanto per avere un titolo, rinunciate. Se posso darvi un consiglio, pensando al futuro scolastico e lavorativo, è molto importante tenere in considerazione le proprie passioni e le proprie attitudini».

Massimo Cincera, amministratore delegato del gruppo Sesaab, ha parlato del mondo Sesaab che conta tra i suoi media i quotidiani di Bergamo, Como, Lecco, Varese, Sondrio e il settimanale di Monza e della Brianza. E, nell'ambito del sistema Bergamo, accanto al fiore all'occhiello rappresentato dallo storico «L'Eco di Bergamo», porta avanti Bergamo tv e Radio Alta.

Cincera si è soffermato sull'evoluzione del mondo dell'informazione e sulla valorizzazione del sito internet de L'Eco di Bergamo. Un sito web in costante crescita con numeri di particolare rilievo. I dati aggiornati al 17 marzo e relativi ai trenta giorni precedenti parlano di oltre 3 milioni di visitatori al mese con una media quotidiana che sfiora le 98 mila visite, di più di 1 milione e 143 mila visitatori unici al mese e più di 12 milioni e mezzo di pagine visualizzate. E di un +34% di nuove visite.

Quanto al quotidiano «L'Eco di Bergamo» che troviamo ogni giorno in edicola, Cincera ha sottolineato che 51 persone su 100 scelgono L'Eco come quotidiano in edicola, che, secondo dati Audipress, L'Eco è letto da 343 mila persone al giorno, che sono 609 mila le persone che almeno una volta alla settimana lo sfogliano e che 85% dei bergamaschi almeno una volta alla settimana viene a contatto con un mezzo di comunicazione della Sesaab.

Il direttore de L'Eco, Ettore Ongis, si è soffermato sul tema: «Come nasce un giornale» concentrando la sua analisi, più sulla crescita dei lettori, sulla crescita d'informazioni che gli utenti hanno. «Maggiore informazione, ma anche rischio di maggior condizionamento. La cosa più importante per un giornalista è ricercare la verità e individuare tra le tante notizie che ormai arrivano dalle più svariate fonti quale sia la più attendibile».

Sul caso Yara, Ongis ha criticato soprattutto le trasmissioni televisive che hanno dato in pasto alla gente informazioni non verificabili distinguendo tra la spettacolarizzazione della notizia e la notizia stessa. «La verità va trovata, ma può volerci anche molto tempo». Il direttore de L'Eco ha aggiunto che «il nemico del giornale è l'abitudine e il nemico del giornalista è il pregiudizio» invitando i giovani «ad avere senso critico quando leggono le notizie».

Teo Mangione, la «voce» di «Radio Alta», ha ricordato che la radio, pur essendo un mezzo di comunicazione anagraficamente vecchio, riveste ancora un'importanza fondamentale, mentre Sergio Villa, direttore operativo di Bergamo Tv, ha voluto rimarcare che per una persona che appare in video ce ne sono circa 30 che lavorano perché il prescelto vada in onda. Infine, la giornalista Lucia Ferrajoli ha spiegato agli studenti il lavoro pratico in redazione, sottolineando la qualità migliore che deve avere un giornalista, la passione, unita naturalmente all'etica professionale, e le difficoltà per approdare alla professione in quanto sono necessari impegno e determinazione.

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