«Imu, maggioranza scoretta»
Le minoranze lasciano l'aula

Tutti d'accordo sul merito, ma un gran polverone sul metodo. Al punto che ieri sera in prima Commissione le minoranze hanno abbandonato l'aula senza votare le tre delibere - (tutte approvate) - all'ordine del giorno: bilancio, alienazione delle azioni di A2a e l'Imu.

Tutti d'accordo sul merito, ma un gran polverone sul metodo. Al punto che ieri sera in prima Commissione le minoranze hanno abbandonato l'aula senza votare le tre delibere - (tutte approvate) - all'ordine del giorno: bilancio, alienazione delle azioni di A2a e l'Imu.

L'oggetto del contendere? L'Imu stessa e in particolare l'emendamento presentato in extremis dal sindaco per aumentare le detrazioni ad alcune categorie particolarmente svantaggiate. «Pur condividendone appieno il contenuto che difatti abbiamo sottoscritto in conferenza dei capigruppo – ha attaccato Roberto Bruni – non possiamo sorvolare sulle gravissime scorrettezze dal punto di vista politico nei rapporti tra maggioranza e minoranza. Innanzitutto non è possibile che queste modifiche vengano proposte a tre giorni dalla scadenza fissata per la presentazione degli emendamenti (4 giugno, ndr) su temi che noi per primi ci siamo preoccupati di portare all'attenzione dell'amministrazione. Si era convenuto che le stesse questioni sarebbero state affrontate in sede di revisione di bilancio a settembre, invece sindaco e giunta hanno deciso di tirare dritto senza tenere conto delle minoranze. Chiediamo quantomeno delle scuse».

«Fino a pochi giorni fa – ha replicato l'assessore al Bilancio Enrico Facoetti – sembrava tutto blindato. Una circolare ministeriale del 18 maggio ha introdotto invece qualche spiraglio. Noi l'abbiamo sfruttato senza pregiudicare le prerogative dei consiglieri e dei commissari. Sono convito che al contribuente certi ragionamenti non interessano».

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