L'Ascom: «L'abolizione dei saldi
penalizzerebbe i piccoli negozi»

Fremono i preparativi nei negozi. Mancano tre giorni e poi i saldi di fine stagione sono pronti a partire: il via sabato 3 luglio. In Bergamasca sono circa 2 mila le attività interessate: quasi 1.600 nel settore abbigliamento, poco meno di 300 in quello delle calzature e della pelletteria e circa 150 di articoli e abbigliamento sportivo.

«Da parte dei commercianti c'è molto attesa, perché fino ad ora le vendite non sono state del tutto soddisfacenti sia per motivi climatici che per il calo dei consumi, anche se siamo consapevoli che i saldi, per i margini risicati che assicurano, non saranno in grado di compensare le mancate vendite effettuate in corso d'anno - afferma Oscar Fusini, vicedirettore dell'Ascom di Bergamo -. Credo che, nonostante la crisi, l'attesa sia alta anche da parte dei consumatori, perché la partenza dei saldi offre sempre delle occasioni di risparmio e rappresenta un momento nel quale si può vivere lo shopping, nonostante Federconsumatori chieda la loro abolizione».

Secondo l'Associazione commercianti di Bergamo l'abolizione dei saldi è prematura. «Non solo perché gli stessi consumatori non sono ancora oggi in grado di valutare pienamente la qualità delle promozioni che vengono proposte durante tutto l'anno, ma soprattutto perché i commercianti, finché non saranno a regime i distretti urbani del commercio, non avrebbero possibilità alcuna di promuovere autonomamente le loro vendite, rispetto a punti vendita di grande dimensione».

«I piccoli negozi perderebbero quindi quell'effetto di richiamo “gratuito” offerto dall'inizio dei saldi. I distretti del commercio invece potranno aumentare il richiamo e l'attrattività dei centri storici con la rete dei loro piccoli negozi, che finora ha tenuto proprio grazie al grande rapporto di fiducia e di chiarezza tra negozianti e consumatori, determinato anche dall'equilibro che c'è nel rapporto qualità/prezzo».

Fusini continua: «Anche per i commercianti, comunque, iniziare i saldi con il primo fine settimana di luglio, all''inizio della stagione estiva, è fuori luogo, l'ideale sarebbe spostare l'inizio dei saldi invernali alla fine del mese di gennaio, e l'avvio di quelli estivi a fine luglio, solo così riacquisterebbero la loro natura di reali vendite di fine stagione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA