L’indagine Asl sull’aeroporto
«Nessun danno per la salute»

Qualche mal di pancia in più ed aumento di farmaci per disturbi gastrici e sedativi, ma pressioni in linea con le altre zone della provincia. Nessuna variazione significativa del tasso di mortalità. Dati che faranno discutere.

A seguito dello studio epidemiologico sullo stato di salute dei residenti in vicinanza dell’aeroporto di Orio al Serio, condotto in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità - Sezione Medicina del Lavoro «Clinica del Lavoro - Luigi Devoto» dell’Università degli Studi di Milano e con l’Uo Epidemiologia del Policlinico di Milano, l’ Asl Bergamo è arrivata alle seguenti conclusioni, presentate a sindaci e Comitati delle zone interessate. E anche l’Arpa ha illustrato i propri dati. Ma ecco la relazione Asl.

La popolazione interessata dallo studio epidemiologico, basato sui dati di ricovero, mortalità e consumo di farmaci, è l’insieme della popolazione residente nei comuni di Azzano San Paolo, Bagnatica, Brusaporto, Grassobbio, Lallio, Orio al Serio, Seriate, Stezzano, Treviolo. A questi comuni si aggiungono i residenti nelle zone di Colognola e Campagnola della città di Bergamo.

La popolazione di riferimento è rappresentata dai residenti dell’intera provincia di Bergamo nel medesimo periodo di osservazione. Per tale obiettivo si sono effettuati tre tipi di analisi: uno studio relativo ad incidenza e mortalità dei principali gruppi di patologie (con particolare attenzione alle cause oncologiche); uno studio finalizzato a valutare il consumo di alcune categorie di farmaci, e infine uno studio per valutare attivamente, tramite somministrazione di un questionario e misurazione della pressione arteriosa (Pa), parametri quali frequenza di ipertensione, insofferenza al rumore («annoyance») e disturbi del sonno fra la popolazione residente in prossimità degli aAeroporto.

Per il periodo analizzato e per le patologie considerate, l’analisi epidemiologica descrittiva non ha evidenziato allo stato attuale differenze per incidenza e mortalità nel confronto tra i comuni in studio e la provincia di Bergamo come area di riferimento. Anche se gli esiti della valutazione epidemiologica sono tranquillizzanti, l’Asl di Bergamo proseguirà il monitoraggio epidemiologico del territorio con l’aggiornamento dei dati e delle analisi con periodicità biennale.

Capitolo farmaci. Le analisi effettuate attraverso l’indicatore Prevalenza d’Uso (PU) hanno evidenziato la presenza di un contenuto eccesso di consumo di farmaci di classe A02 (disturbi gastrici) nell’area esposta rispetto all’atteso, sia per le donne che per gli uomini, in tutti gli anni considerati. Tale eccesso varia tra il 9 ed il 12% nelle donne e tra il 4 e l’8% negli uomini. È apparso altresì un moderato eccesso di consumo, variante tra il 10 ed il 13%, di farmaci di classe N (sedativi, ansiolitici, ipnotici, antidepressivi) nell’area esposta rispetto all’atteso sia per le donne, sia per gli uomini in tutti gli anni considerati.

E la pressione come va? Il campione studiato è costituito da 400 persone, di cui 166 erano residenti nelle zone in cui il livello di decibel stimato era inferiore a 60, 164 erano residenti nella fascia di rumore aeroportuale compresa tra i 60 e 65 e 70 erano residenti nella fascia superiore ai 65 decibile. Lo studio ha evidenziato una chiara relazione tra esposizione a rumore, fastidio riferito (annoyance) e disturbi del sonno. Lo studio però, non ha evidenziato una significativa differenze di pressione arteriosa tra la popolazione residente né una differenza nella percentuale di ipertesi nelle 3 fasce di rumore identificate dalle curve isofoniche.

In conclusione allo stato attuale non è stato evidenziato un danno alla salute dovuto all’impatto ambientale dell’attività dell’Aeroporto il «Caravaggio» di Orio al Serio e soprattutto non è stato evidenziato, come riferito nella letteratura scientifica e come evidenziato per alcuni aeroporti europei ed italiani (Studio Sera e Hyena), un impatto sulla pressione arteriosa dei residenti in vicinanza dell’aeroporto.

Tale esito potrebbe essere legato alla relativa «giovinezza» dell’aeroporto dal punto di vista degli effetti dell’impatto ambientale sulla salute: impatti sulla salute dovuti all’esposizione al rumore (ipertensione arteriosa come effetto extrauditivo da esposizione cronica da rumore) nella popolazione più esposta potrebbero insorgere, sia pur in termini ipotetici e sulla base di quanto noto da studi simili, dopo un periodo di latenza di diversi anni , se non si adottano misure di mitigazione e di riduzione dell’esposizione, soprattutto per quanto concerne quella notturna. Alcuni risultati evidenziati (consumo di farmaci sedativi e per disturbi gastrici), i disturbi del sonno, e l’annoyance, sono comunque indicatori di una risposta iniziale e reversibile dell’organismo umano.

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