L’Inps: pensioni senza rischio
Bergamo rassicura dopo l’allarme

I conti dell’Inps «a rischio». L’allarme del presidente dell’Istituto, Antonio Mastrapasqua, non poteva passare inosservato. E a poco, tutto sommato, è valsa la precisazione, fatta quasi subito, che non si tratta di un rischio reale ma solo di problemi «tecnici»

I conti dell’Inps «a rischio». L’allarme del presidente dell’Istituto, Antonio Mastrapasqua, non poteva passare inosservato. E a poco, tutto sommato, è valsa la precisazione, fatta quasi subito, che non si tratta di un rischio reale ma solo di problemi «tecnici» legati alla nascita del SuperInps e in particolare all’inglobazione dell’Inpdap e che «la tenuta del sistema» non è in discussione.

Non è bastato infatti il chiarimento per frenare le preoccupazioni scatenate dall’uscita di Mastrapasqua, tanto che anche a Bergamo più di una persona si è rivolta proprio agli uffici Inps per chiedere informazioni. «Va detto con chiarezza - interviene il direttore Inps di Bergamo, Angelo D’Ambrosio - che non ci sono difficoltà a pagare le pensioni. Le disponibilità sono sufficienti. Il problema non esiste».

La presa di posizione è ferma e si accompagna ai dati dell’operatività dell’Inps a Bergamo, che hanno numeri importanti. Proprio l’Istituto precisava in un comunicato di qualche giorno fa che in un anno solare l’Inps di Bergamo gestisce 250.000 erogazioni di pensioni annue e 100.000 assegni (invalidità, assegno sociale e reversibilità), per un totale di 350.000 pagamenti annui con una media pensionistica pari a 870 euro.

«Non c’è da essere preoccupati sulla capacità dell’Istituto di onorare gli impegni», insiste D’Ambrosio, che spiega anche come le preoccupazioni maggiori siano non tra quanti già ricevono gli assegni, ma tra chi è in procinto di andare in pensione. «C’è chi teme - spiega il direttore - di non poter beneficiare di quanto avrebbe diritto. Ma è un timore infondato. Non risultano problemi a coprire le esigenze di liquidità. Certo l’Istituto è impegnato in diversi risparmi, ma sono sulle spese discrezionali, sulla gestione del patrimonio immobiliare... Non sugli assegni a chi ne ha diritto».

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