M7, ultimo avvistamento nel 2013
Ora sulle Orobie nemmeno un orso

Una delle ultime segnalazioni, visive, in provincia di Bergamo, risale ormai al mese di aprile del 2013, quando «M7», maschio di quattro anni, venne visto in Valle Taleggio da alcuni allevatori. E lasciò pure il segno, sbranando un agnello.

Una delle ultime segnalazioni, visive, in provincia di Bergamo, risale ormai al mese di aprile del 2013, quando «M7», maschio di quattro anni, venne visto in Valle Taleggio da alcuni allevatori. E lasciò pure il segno, sbranando un agnello.

Da allora più nulla, almeno nella nostra provincia. Eppure proprio l’anno scorso le nostre valli sono state attraversate da almeno cinque diversi plantigradi.

A confermarlo il presidente del Parco delle Orobie Yvan Caccia: «Tra l’autunno del 2012 e l’autunno del 2013 – spiega – sono stati segnalati esemplari grazie alle analisi dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) su peli ed escrementi ritrovati nelle valli Brembana, Seriana e di Scalve. Quest’anno, invece, non abbiamo ancora avuto nessuna segnalazione. L’unico è “M25”, esemplare radiocollarato presente da circa un mese, ma sul versante valtellinese. Gli orsi percorrono anche 40 chilometri al giorno, quindi potrebbe far presto anche a venire sul nostro versante».

L’ultimo avvistamento di «M25» – discendente dagli orsi provenienti dalla Slovenia e introdotti in Trentino tra il 1999 e il 2002 nell’ambito del progetto «Life arctos» – è avvenuto nella zona di ad Albosaggia, in Valtellina, a quota 900 metri di altitudine. Proprio da lì è giunto l’ultimo segnale emesso dal radiocollare di cui il plantigrado è dotato.

Si tratta di un orso di due anni e mezzo che, dopo aver lasciato il Trentino, aveva raggiunto l’Austria, passando per Livigno-Zernez.

A inizio giugno è poi rientrato in Valtellina scendendo dal passo del Bernina, predando alcuni asini nella confinante Valposchiavo.

Infine, da qui, è tornato sulle Orobie, sul versante valtellinese, vicino alla provincia di Brescia, ora spostandosi verso Sondrio. Nel frattempo, però, non ha più attaccato animali, in particolare asini.n

© RIPRODUZIONE RISERVATA