Mattinata di tensione con sfratto
A Verdello una famiglia senza casa

Dopo il rinvio dello scorso 14 giugno è stato eseguito lo sfratto per morosità nei confronti di una famiglia. Momenti di tensione con le forze dell’ordine: il confronto è poi proseguito in Comune. Soluzione difficile: per i prossimi 10 giorni saranno ospiti in albergo.

Sfratto eseguito, dopo il rinvio dello scorso 14 giugno. Ma è stata decisamente una mattinata di tensione a Verdello, e soprattutto una famiglia è sulla strada : per una decina di giorni verrà ospitata in albergo, ma dovrà trovarsi un appartamento sul mercato libero. E non sarà semplice, considerato che lo sfratto dall’abitazione di via De Gasperi era stato concesso causa morosità pregressa, Circa un anno.

Nella mattinata di martedì 1° luglio agenti del reparto Mobile della questura di Bergamo e i carabinieri di Treviglio sono arrivati sul posto decisamente in anticipo, alle 6,30, cercando così di dribblare le prevedibili ed annunciate proteste dei sindacati degli inquilini, Asia in testa, già presenti al primo tentativo di due settimane fa.

La strada è stata chiusa onde impedire l’arrivo di persone, ma a sorpresa sono arrivati amici della famiglia (padre, madre e due bambini di 6 e 11 anni) a dare man forte passando dalle case vicine. Le forze dell’ordine sono comunque riuscite a procedere con lo sfratto, e la scena si è così spostata al Comune di Verdello, dove è iniziata una lunga trattativa sul dove sistemare la famiglia. Nelle scorse settimane sembrava esserci la disponibilità di un appartamento della Fondazione Casa Amica, poi rientrata: il Comune, dal canto suo, ha sì appartamenti Aler a disposizione, ma tutti occupati e quindi non disponibili nemmeno in deroga. Alla fine si è optato per una sistemazione temporanea in un albergo, ma le tensioni restano. E i problemi pure.

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