Maxi serra di canapa da 740mila€ l’anno
Arrestata anche una coppia di Lovere

Una coppia di bergamaschi, G. A., 30enne di Lovere, e M. E., 25enne di Costa Volpino, e G. D., 29enne bresciano di Marone, sono arrestati dai carabinieri nell’ambito di un’indagine che ha visto scoprire nel Bresciano una serra di 170 piante di canapa - dalla quale la banda otteneva marijuana essiccata - nascoste tra i monti di Degagna, Vobarno, e di altre 30 in un appartamento di Sale Marasino.

Una struttura allestita con attrezzature d’avanguardia. «Una delle più evolute mai scoperte», l’hanno definita gli inquirenti. Il gruppo era capace di guadagnare anche 185 mila euro a raccolto. Fatturava infatti 740mila euro all’anno, ma i tre vivevano come insospettabili di attesa di godersi la vita da milionari.

Ma i carabinieri li hanno pizzicati. Le indagini sono state condotte dai carabinieri di Salò con la collaborazione delle unità cinofile di Orio al Serio. Le forze dell’ordine sono entrate in azione dopo aver notato la presenza di auto sospette in un’area impervia di Degagna di Vobarno, hanno analizzato le bollette delle abitazioni affittate dai tre a Carpeneda e Sale Marasino e hanno intuito dai 1.500 euro al mese spesi per l’elettricità che c’era qualcosa che non andava.

Hanno così scoperto la maxi-serra allestita tra le montagne. A Sale Marasino c’era la coltivazione indoor, mentre a Carpeneda la banda aveva dismesso la coltivazione per trasferirla proprio in montagna. Con 30 mila euro di attrezzatura i tre, tutti pluripregiudicati per reati specifici, riuscivano a realizzare ben quattro raccolti all’anno. La sostanza stupefacente veniva smerciata soprattutto nell’area del lago d’Iseo e nella Valcamonica.

Il blitz dei militari dell’Arma è scattato il 29 luglio a Degagna con l’ausilio di un elicottero, mentre gli arresti sono stati eseguiti a Lovere e Sale Marasino dove i tre risiedono.

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